Cultura

Santo Patrono Ruggero, il 27 aprile Barletta celebra la traslazione del corpo

La Redazione
Fu traslato prima presso la cattedrale di s. Maria Maggiore, poi presso il monastero delle benedettine di Santo Stefano divenute da allora "di San Ruggero"
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Oggi, 27 aprile, la chiesa di Barletta
celebra la ricorrenza annuale della traslazione del corpo del suo santo
patrono Ruggero.
Correva l’anno 1276 allorquando il clero della vicina
Canne, diocesi della quale il nostro Santo era pastore, a seguito del
declino della città e per preservare le spoglie mortali di quell’uomo
che si era speso fino alla fine per amore del suo popolo, decise di
trasferire il suo venerabile corpo prima presso la cattedrale di s.
Maria Maggiore poi presso il monastero delle benedettine di Santo
Stefano divenute da allora “di San Ruggero”
termine con il quale ancora
oggi quella comunità monastica è conosciuta da tutti i Barlettani.

Una
ricorrenza questa forse poco conosciuta a differenza della solenne festa
liturgica che si celebra durante l’ottava del s. Natale il 30 dicembre,
giorno della sua nascita al cielo, ma non meno importante. “Il ricordo
di quell’antico evento ritengo debba ricordare alla nostra città la sua
storia e le sue origini: da sempre in S. Ruggero i nostri padri, la
nostra gente, hanno riconosciuto un segno forte di fede, di identità, di
unità!
Sempre il “Padre, Maestro e Protettore” che Dio nella sua
provvidenza ha voluto donarci, ha accompagnato il cammino del nostro
popolo, con le sue luci e le sue ombre, le Sue positività e
contraddizioni, i suoi momenti di gioia e quelli più cupi di tristezza,
fatica e disorientamento! Il busto argenteo che ne ritrae l’effige, è il
segno di questa filiale e cordiale fiducia che i nostri avi hanno
riposto in lui! Anche noi oggi, in questo tempo così difficile e pieno
di incognite, siamo invitati a ricorrere al nostro s. protettore perché
possa continuare a benedirci dal cielo e ad “amare e proteggere la
patria di elezione, la sua fedelissima Barletta”, dichiara il Sac. Cosimo Damiano Fiorella, Cappellano del monastero di S. Ruggero.

“Per tanto, da barlettani fedeli alla propria storia, lo invochiamo:

O
custode e pastore del gregge di Dio e instancabile annunciatore della
salvezza San Ruggero, scelto tra i fratelli a guidare la chiesa di
Canne, insegnaci ad essere come te, discepoli della parola, testimoni
autentici e credibili del Vangelo. Amico di Cristo che per disposizione
divina hai privilegiato a luogo della tua pace e del tuo riposo
Barletta, città di Maria, sostienici sempre con la tua protezione fino a
quando, accolti tra le braccia misericordiose del Padre, canteremo in
eterno la sua misericordia. Amen.

S. Ruggero, prega per noi!”

lunedì 27 Aprile 2020

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Maria P.
Maria P.
3 anni fa

E nonostante le “proteste” e i soliti annunci governativi non sappiamo ancora quando si potrà tornare in chiesa per le funzioni (non “cerimonie”) religiose. Si continua a rinviare e i fedeli dovrebbero accontentarsi dello streaming.