Cultura

“Figurativo o reale?”, mostra collettiva di arte contemporanea

La Redazione
A cura di Anna Soricaro, espongono Andrea Boldrini, Roberto Bovi, Loredana Romero
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Per la prima volta si è pensato di organizzare un evento il cui titolo dica tutto.

Tre grandi artisti hanno tratteggiato in uno stile inconsueto, personale ed unico una figurazione non paesaggistica, ma umana. Corpi denudati, a volte rannicchiati, visi palesati dai toni ottocenteschi, donne dai colli allungati sono solo alcuni cenni di un’esposizione interamente dedicata alla figurazione in cui chiedersi se siano corpi e visi reali o frutto di fantasia.

Nessuno lo sa.

Certo è che sarà impossibile restare impassibili davanti a descrizioni così grandiose di corpi diversi, volutamente tratteggiati in atteggiamenti, pose, situazioni differenti. Andrea Boldrini, Roberto Bovi, Loredana Romero sono stati scelti per la diversità con cui riescono ad esprimersi avvalendosi di tecniche e scelte rappresentative personalissime. Non c’è descrizione che serva per tali opere poiché i tratti giungono all’animo di chi osserva con una capacità unica, non per la facilità di comprensione, ma per la sorpresa di come grandi maestri sappiano esprimersi con una grazia estrema.

Sono mani esperte e mature quelle che espongono e si nota subito dai tratti decisi e definitivi che compongono le opere e in quei dettagli che completano ogni dipinto. Su carta, tela e tavola si assiste ad una selezione raffinata e soave che aiuta a staccarsi dalla quotidianità per godere un po’ di buona arte figurativa e reale.

Andrea Boldrini si esercita tra astrazione e figurazione ed è per questo che si assiste a corpi nudi, per nulla osceni, che campeggiano in fondi astratti e che si palesano con grazia ineccepibile. Sono sospesi quei corpi monocromatici che si presentano all’osservatore senza volto perché chiunque possa ritrovarsi. Timidezza e sfrontatezza insieme di corpi sempre femminili che giganteggiano mai invadenti, sempre essenziali in una grandezza che sta tutta solo nella tecnica, in quel grandioso pasticcio cromatico che le contorna e definisce attraverso toni fervidi ed appassionati.

Roberto Bovi è un grande artista in continua sperimentazione. Si avvale della innata abilità per destreggiarsi in tecniche sempre diverse e in scelte figurative dalle pose e dai toni ottocenteschi. Si ha quasi il sapore dell’impressionismo in quelle tonalità del marrone e in quei tratti che restano non finiti nei fondi e nella definizione della figura sebbene mai manchi una cura del dettaglio.

Loredana Romero è approdata, ormai da anni, ad una scelta figurativa singolare in cui donne dai colli allungati,corpi snelli e colori sempre intensi si palesano tra parole e vuoti di una quotidianità a volte slanciata altre volte sempre uguale a se stessa. Mano esperta che da sempre appartiene alla pittura e alla figurazione è grandemente abile nel tratteggiare corpi femminili mai uguali con una intensità mozzafiato.

Si potrebbe parlare a lungo, forse all’infinito, della diversità di tre modi di figurare la femminilità con una classe rara, resta solo da stare a guardare, in silenzio, di quella magia che solo lo sguardo sa regalare all’animo poiché in questo evento l’arte diviene poesia.


Sede: Centro Culturale Zerouno,via indipendenza 27, Barletta

Periodo di Riferimento: 5 – 16 novembre 2018

Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis

Vernice: lunedì 5 novembre – ore 18.00 –Orari:. lun- ven. 17.00 – 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento – dom. chiuso. Ingresso: Libero

venerdì 2 Novembre 2018

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