«Non si può parlare di turismo senza creare le condizioni perché la città possa essere attrattiva. Quello dello sviluppo turistico deve essere per Barletta un progetto concreto e un percorso sostenuto da interventi che muovano dalla conoscenza del territorio, da una programmazione e, soprattutto, da una visione di città». A intervenire sulla questione Rosa Tupputi, Lista Con.
«Cosa vogliamo – si chiede – per il futuro di Barletta? Grandi eventi, occasionali e spuri, capaci sì di attrarre per uno, massimo due giorni, grandi numeri, per poi lasciare lo stesso deserto che c’era prima, o una politica seria di promozione della città e del territorio? Tale direzione necessità di un coinvolgimento della città stessa, del suo tessuto economico e produttivo, una ricognizione e definizione della sua storia, economia, cultura, delle sue tradizioni, dei suoi punti di forza e di quelli su cui insistere per crescere».
«Serve – precisa – una sorta di “chiamata alle armi” delle energie migliori, dei talenti, delle eccellenze, delle punte di diamante, per elaborare una piattaforma di concertazione attiva e permanente da cui possano venire fuori esigenze e soluzioni, idee e realizzazioni per realizzare quella visione che di Barletta abbiamo e che questa nostra città merita. Una visione in cui Barletta è una città moderna e all’avanguardia, quindi attrattiva dal punto di vista di uno sviluppo sempre più green e smart, aperta e innovativa, sicura e accogliente, tanto da poter puntare a entrare nella rotta di viaggiatori curiosi e attenti e turisti in cerca di bellezza, buon cibo e relax».
«Ci aspetta – conclude – un duro lavoro, che partendo dalle idee passi anche per la realizzazione delle infrastrutture e interventi, a cominciare dalle litoranee, dal loro modello di sviluppo, per poi entrare nella città, dal centro alle periferie, senza lasciare nessuno indietro, auspicando, anzi, nel protagonismo dei comparti produttivi e dalle attività ricettive, attori sul campo, dal cui ascolto possono arrivare indicazioni importanti».