Altri Sport

Tennistavolo, ACSI ONMIC BARLETTA ad un passo dal precipizio

Cosimo Sguera
La dirigenza societaria si vede costretta a rivolgere un nuovo accorato appello al Sindaco di Barletta, dott. Mino Cannito
scrivi un commento 206

Esaurita la parentesi ferragostana, lo sport tutto (professionistico e dilettantistico) e’ tornato al lavoro per mettere a punto gli ultimi dettagli dell’incipiente stagione. Come gia’ sottolineato in precedenza, il tennistavolo (da tanti, forse troppi, conosciuto ancora con l’onomatopeico e tutt’altro che elogiativo “ping pong” ) e’ l’unica disciplina nazionale che non si concede “pause sotto l’ombrellone” e che, come due ciliegie, lega la fine di una stagione all’inizio della successiva. Anomalia tutta italiana che, di fatto, non consente soste agli atleti, ne’ tantomeno pause agli allenatori e, ancor di piu’, ai dirigenti dei sodalizi (alla disperata caccia di quattrini per potere adempiere a tutti gli impegni calendarizzati dalla FITET).

Estate
assolutamente mesta, estate intrisa di preoccupazione quella che sta
vivendo la Polisportiva ACSI ONMIC Barletta
, sodalizio pongistico tenuto
in vita (non si sa ancora per quanto tempo) dai due “benefattori” ( non
certo miliardari) Ottica Lamusta e Terrapulia Barletta.

Dopo
ben trentasette anni di gloriosa ed ininterrotta attivita’ agonistica,
sia in ambito nazionale che regionale, nessuno avrebbe potuto immaginare
un momento cosi’ delicato per la Polisportiva teste’ menzionata.Dopo
ben trentasette anni di trasparenza amministrativa, dopo ben trentasette
anni di oculata programmazione, dopo ben trentasette anni di umilta’
ripagata da trionfi sia nazionali che regionali, e’ davvero difficile
individuare le cause che hanno generato una crisi economica di
proporzioni siffatte.O meglio: una meticolosa analisi di tutto il lavoro
svolto dal sodalizio barlettano in oltre un terzo di secolo non ha
fatto emergere, nel modo piu’ assoluto, responsabilita’ dirette ma gravi
inadempienze ascrivibili solo ed esclusivamente alle istituzioni. Sic
rebus stantibus, e’ assolutamente lecito chiedersi: perché per cosi’
tanti anni nulla e’ stato fatto a vantaggio di un sodalizio che tanto
lustro ha conferito alla Citta’ della Disfida?

Sappiamo tutti
che il tennistavolo in Italia non e’ una disciplina che puo’ fare
traboccare gli impianti sportivi di praticanti o di supporters, sappiamo
tutti che il tennistavolo in Italia non puo’ garantire, al contrario di
sports piu’ acclarati, un inesauribile serbatoio di consenso
elettorale, sappiamo tutti che il tennistavolo in Italia , piu’ di
qualsiasi altra disciplina, ha bisogno vitale di strutture permanenti
per l’effettuazione delle sedute di allenamento e per l’espletamento
dell’attivita’ agonistica a squadre, sappiamo tutti che il tennistavolo
in Italia , al pari di un paziente con insufficienza respiratoria che
non puo’ fare a meno della bombola di ossigeno, ha bisogno vitale di
erogazioni liberali (di poche migliaia di euro annui) che consentano un
normale svolgimento dell’attivita’. Benche’ consapevoli di tutto cio’ da
sempre, benche’ costantemente informati sull’aggravarsi della
situazione economica che gia’ da alcuni anni attanaglia l’ACSI ONMIC
Barletta (a causa delle accresciute spese di gestione), i politici
locali hanno ritenuto opportuno “ossigenare” discipline e sodalizi in
invidiabile status finanziario, riservare le loro attenzioni ad
esclusivo vantaggio di quelle realta’ associative che, con una
pubblicita’ spropositata oltreche’ dispendiosa, hanno puntato
all’irriguardosa minimizzazione di tutti i clubs piuttosto che
all’umile valorizzazione del loro “orticello”.E, dopo anni di scellerata
indifferenza da parte delle istituzioni, ci si e’ trovati dinanzi ad un
pericolosissimo bivio: o gli organi preposti interrogano immediatamente
la propria coscienza e corrono tempestivamente ai ripari, o il
movimento pongistico barlettano evaporera’ come un flacone di alcool
etilico lasciato (in questo caso intenzionalmente) con il tappo aperto.

La dirigenza societaria, fiaccata da cotanta indifferenza, si vede
costretta a rivolgere un nuovo accorato appello al Sindaco di Barletta,
dott. Mino Cannito
, a confidare nella sua proverbiale sensibilita’
affinche’ intervenga al piu’ presto ed individui quelle risorse
economiche (si ribadisce: poche migliaia di euro all’anno) che
consentano all’ACSI ONMIC Barletta la prosecuzione dell’attivita’
agonistica ( sia a livello nazionale che regionale). In un momento cosi’
infausto per lo storico sodalizio barlettano, un primo gesto di buona
volonta’ da parte delle Autorita’ potrebbe essere l’esenzione dal ticket
annuo per l’utilizzo della palestra scolastica (sia per gli allenamenti
che per l’attivita’ agonistica). Ci si aspetta anche un “segnale”
concreto da parte del CONI BAT, altro organismo assolutamente
latitante.Il senso di responsabilita’ ,dimostrato in trentasette anni di
gloriosa attivita’ dal club ACSI ONMIC Barletta, fino ad oggi e’ stato
un preciso dovere morale avvertito solo da una “parte”. E’ ora che i
latitanti regolarizzino la loro posizione.Quantomeno per evitare un
debito morale che rischierebbe di diventare inestinguibile con
inimmaginabili conseguenze.

domenica 19 Agosto 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti