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Tennistavolo, appello dell’Acsi Onmic Lamusta alle istituzioni

Cosimo Sguera
SOS al Sindaco Dott.Mino Cannito ed al neoassessore allo Sport Michele Lasala, affinché reperiscano le risorse necessarie allo svolgimento della normale attività agonistica
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Da qualche giorno, solo da qualche giorno, siamo entrati nella “seconda meta” della stagione estiva, ovvero in quell’arco temporale tradizionalmente riservato dall’associazionismo sportivo (dilettantistico e non) all’allestimento degli organici per l’incipiente stagione agonistica, al rinvigorimento delle compagini a qualsivoglia livello, alla conferma o alla sostituzione dei responsabili tecnici. Lo sport del tennistavolo, come più volte sottolineato, differisce da gran parte delle discipline sportive per lo start della propria attività agonistica, start fissato al primo giorno di luglio.Questa sorta di “partenza anticipata” costringe tutti i sodalizi pongistici italiani a programmare la nuova stagione gia’ nelle ultime settimane della precedente che, com’è noto, termina il 30 giugno di ogni anno.Non solo ma a “dare fuoco alle polveri” proprio nel cuore dell’estate!

Puntuale
come l’orologio atomico al cesio (ben diverso dai pregiati, non certo
precisi, sistemi elvetici di misurazione del tempo), la Polisportiva
ACSI ONMIC Barletta (supportata dagli sponsors Ottica Lamusta e
Terrapulia), per ben 36 anni consecutivi, si e’ presentata ai “nastri di
partenza” di ogni stagione con le carte in perfetta regola.

Cos’è
accaduto in queste ultime settimane per turbare cosi’ gravemente la
serenità di un club abituato da sempre ad ogni sorta di sacrificio pur
di ben figurare e di conferire lustro alla città’ di Barletta? Pur
avendo i conti perfettamente in ordine, pur avendo accuratamente evitato
una dissennata programmazione dell’attivita’, pur avendo potuto contare
(nello scorso anno agonistico), per la prima volta nella sua
gloriosissima storia, su due benefattori (quelli teste’ menzionati), il
sodalizio barlettano non e’ stato in grado di evitare una
pericolosissima crisi economica.
A chi vanno ascritte le gravi
responsabilita’ di un tracollo siffatto?

La locale classe
politica, ripetutamente interpellata in questi ultimi mesi dalla
dirigenza societaria ed instancabilmente esortata dalla stessa ad
intervenire per alleviare le sofferenze (generate da uno spaventoso
decremento delle entrate) , ha procrastinato la soluzione del problema,

non intravedendo presumibilmente gli innegabili vantaggi politici che
garantiscono sports più’ acclarati e con un numero decisamente superiore
di tesserati. Nelle ultime settimane il club ACSI ONMIC Barletta ha
lanciato un vero e proprio SOS al Sindaco Dott.Mino Cannito ed al neoassessore allo Sport Michele Lasala
affinché reperissero ,attraverso
un’adeguata e tempestiva sensibilizzazione della locale imprenditoria,
le risorse necessarie allo svolgimento della normale attività agonistica (sia a livello nazionale che regionale) e non
compromettessero irrimediabilmente il presente oltreché il futuro di
questo storico sodalizio. A rendere ancora più grave la situazione ha
contribuito l’atteggiamento di assoluta e pretestuosa indifferenza,
assunto dalla Delegazione Provinciale CONI BAT. Dal preciso istante in
cui il Dott. Isidoro Alvisi (persona sensibilissima nei confronti del
tennistavolo barlettano) ha ceduto il testimone al suo “successore”, la
società sportiva e’ stata esclusa dall’Educamp (sia nella passata che
nella corrente stagione) e, quindi, dalla chance di reclutare tante
“giovani racchette”.

Cosa si può fare nell’immediato per
scongiurare il rischio che questa disciplina scompaia dallo scenario
sportivo locale dopo ben 37 anni di gloriosi successi?

Le
istituzioni, Sindaco ed Assessore allo Sport in primis, in
collaborazione con il dirigente comunale del Settore Sport , devono
soccorrere immediatamente questo sodalizio, esentandolo per la corrente
stagione dal pagamento del ticket per l’utilizzo della palestra
scolastica
.In concerto con quei consiglieri comunali che hanno elargito
solo ” capziose promesse elettorali” all’ACSI ONMIC Barletta, le
autorità teste’ menzionate hanno le competenze per reperire i denari
necessari allo svolgimento di un normalissimo anno agonistico.Le
istituzioni hanno latitato per tanti, troppi anni ed ora e’ giunto il
momento di compiere un preciso dovere morale nei confronti di uno sport
ignorato e ghettizzato
. Per amore della coerenza, si tende una mano a
chi ha davvero bisogno e non invece a chi pretende addirittura il
superfluo. Ogni minuto che passa, ogni ora che passa, ogni giorno che
passa rischiano di fare precipitare il movimento pongistico barlettano
nel baratro.

La sensibilità prevalga, almeno per una volta, sul mero interesse politico!

mercoledì 8 Agosto 2018

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