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Tennistavolo, continua l’agonia per l’ACSI ONMIC Barletta

Cosimo Sguera
Attanagliata da una crisi economica che rischia seriamente di comprometterne l'esistenza
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In questo assolato mese di luglio i sodalizi di quasi tutte le
discipline sportive sono tornati al lavoro in vista della nuova stagione
agonistica.

Se e’ vero che “le dita della mano non sono tutte uguali”, è doloroso dovere prendere atto che ci sono associazioni più fortunate ed altre non ancora baciate dalla dea bendata.

Nel novero delle
realtà sportive perseguitate da un avverso destino rientra, senza ombra
di dubbio, la Polisportiva ACSI ONMIC Barletta. Il gruppo sportivo
barlettano, pochi giorni dopo il compimento del suo trentasettesimo anno
di vita e, soprattutto, dopo un anno agonistico intriso d’inenarrabili
gratificazioni ( quarto posto nel Campionato Nazionale Maschile a
Squadre di Serie C1, primo e secondo posto nel Campionato Regionale
Maschile a Squadre di Serie D1, primo posto al Torneo Nazionale
Individuale svoltosi a Vieste, ottavi di finale ai Campionati Italiani
Individuali di Quinta Categoria tenutisi a Terni, medaglia d’argento ai
Campionati Regionali Juniores svoltisi a Casamassima ), è stato
letteralmente attanagliato da una crisi economica che rischia seriamente
di comprometterne l’esistenza.

Il calcio, ovvero la
disciplina che più di qualsiasi altra ha bisogno di consistenti
risorse, ci ha insegnato che un’associazione finisce nel baratro dopo
avere sperperato fior di quattrini o semplicemente dopo avere gestito
con superficialità’ i denari a disposizione. Nel caso specifico, il
sodalizio pongistico barlettano non ha dato vita ad una programmazione
dissennata della propria attività’, non ha realizzato investimenti
sproporzionati rispetto alle proprie disponibilità’, non ha anteposto la
sciocca ed insensata ambizione alla competenza ed all’esperienza. Pur
avendo i conti perfettamente in ordine, pur non avendo maturato
situazioni debitorie verso chicchessia, il club ACSI ONMIC Barletta non
e’ piu in grado, a causa degli accresciuti costi di gestione e del
vistoso decremento delle entrate, di programmare serenamente la propria
attività’ agonistica e formativa. I due sponsors Ottica Lamusta e
Terrapulia, vere e proprie scialuppe di salvataggio nella passata
stagione agonistica, in questo delicatissimo momento appaiono
assolutamente insufficienti a supportare l’enorme volume di attività
che il sodalizio barlettano non può fare a meno di sviluppare. A nulla
sono serviti i ripetuti appelli rivolti, in queste settimane, dalla
dirigenza societaria alla locale imprenditoria affinché’ intervenga
concretamente ed urgentemente. Assolutamente inascoltato e’ rimasto
anche l’invito rivolto al primo cittadino, Dott. Mino Cannito, affinché’
prenda a cuore il problema ed individui qualche “anima pia” disposta ad
aiutare, nel più’ breve tempo possibile, un sodalizio sportivo, quello
targato ACSI ONMIC Barletta, in stato assolutamente comatoso. Giovedi’
19 luglio, presso l’ex Biblioteca Comunale, il neo Assessore allo Sport
Dott. Michele Lasala ha incontrato i dirigenti di tutti i sodalizi
barlettani per testare le condizioni di salute in cui versa lo sport
locale.Nell’occasione, il presidente dell’ACSI ONMIC Barletta ha avuto
un colloquio privato ( fugace ma intenso) con l’esponente istituzionale,
colloquio nel corso del quale e’ stata illustrata la grave situazione
in cui versa il movimento pongistico che tanto lustro ha conferito alla
Città della Disfida. Sconcertante e deludente la risposta del Dott.
Lasala che, pure riconoscendo i meriti sportivi del club ACSI ONMIC
Barletta, ha candidamente dichiarato di non potere reperire risorsa
alcuna e di non potere sensibilizzare imprenditore alcuno. Ciò’ che ha
letteralmente mortificato la dirigenza societaria nel corso del
colloquio con l’assessore è stata un’affermazione pronunciata dallo
stesso con il chiaro intento di minimizzare il valore agonistico
espresso dal club barlettano: ” Nella Città’ di Barletta non siete tra i
pochi a svolgere attività sportiva a livello nazionale.Sono oltre 50
le associazioni che militano in campo nazionale”. Una dichiarazione
siffatta, assolutamente non aderente alla realtà’, e’ stato un autentico
“colpo al cuore” del pongismo barlettano che, superando inimmaginabili
difficoltà’, rappresenta la città’ in ambito nazionale da oltre un terzo
di secolo.L’atteggiamento di assoluta indifferenza, assunto dal
consigliere comunale Rocco Dileo ( padre di un ex atleta del sodalizio
ACSI nonché’ amico della associazione) nel corso del predetto colloquio, è stata la cosiddetta “ciliegina sulla torta”.

” Le
istituzioni, chiamate a soccorrere una disciplina sportiva in evidente
difficoltà, non possono e non devono rispondere a questo grido di
dolore in modo cosi’ irriguardoso. Comprendo bene che il tennistavolo,
al contrario di sports più’ acclarati, non può’ fungere da contenitore
di voti e, quindi, viene ignorato dai politici.Non riesco a comprendere,
altresi’, come mai in Francia (nazione nella quale sono nato e
cresciuto sportivamente) le istituzioni intervengono economicamente a
favore delle discipline minori e, nel remoto caso di impossibilita’,
coinvolgono gli imprenditori.L’assoluta gratuita’ degli impianti
sportivi (sia per gli allenamenti che per le gare) potrebbe essere un
significativo gesto di attenzione verso i sodalizi meno abbienti. Negare
contributi economici alle società’ dilettantistiche e gravarle di
sciocchi balzelli (tickets per la fruizione delle strutture sportive)
non può’ fare crescere la pratica sportiva ma serve solo a mortificarla
o, peggio ancora, a privilegiare gli sports più’ opulenti. Gravissimo
anche il silenzio del CONI BAT ,reo di avere fatto nulla per alleviare
le sofferenze di un sodalizio che, attraverso i prestigiosi risultati
agonistici, ha conferito lustro anche al Governo dello Sport.

Alla
luce di una situazione siffatta, sono convinto che il club del quale mi
onoro di fare parte si vedra’ costretto a chiedere il tempestivo
intervento della Federazione Italiana Tennistavolo.”

Questo il
mesto commento di Maurice Rotondo, atleta – simbolo dell’ACSI ONMIC
Barletta oltreché allenatore e pongista di fama nazionale.

Se
un organismo sportivo e’ tenuto a rispettare scrupolosamente gli
impegni agonistici e gli obiettivi formativi, le istituzioni non possono
sottrarsi a precisi doveri morali.Altrimenti il valore stesso delle
istituzioni è nullo.

domenica 22 Luglio 2018

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