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Tennistavolo, a Bari l’Acsi Onmic Barletta non ha fortuna

Cosimo Sguera
Domenica 14 gennaio la città di Bari ha ospitato il 1° Memorial "Angelo Ambrosini"
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Proseguono, senza sosta, gli eventi agonistici FITET riconducibili all’attività individuale, sia in ambito nazionale che regionale.

Domenica
14 gennaio la città di Bari ha ospitato il 1° Memorial “Angelo
Ambrosini”, Torneo Regionale Giovanile FITET
nonché 2^ prova di
qualificazione ai Campionati Italiani Giovanili federali, in programma a
Terni nel prossimo mese di aprile.

Nell’accogliente
PalaMartino di Bari ben 150 atleti
(suddivisi, per fascia anagrafica e
non per categoria, in otto gare), in rappresentanza di tutte le societa’
sportive operanti in Puglia, si sono affrontati ” a viso aperto” nella
speranza ,piu’ che legittima, di conseguire un piazzamento di prestigio
o, nel caso dei pongisti piu’ valenti, di salire su uno dei tre gradini
che compongono il podio. Rispettando una tradizione che si perpetua da
ben 37 anni, la Polisportiva ACSI ONMIC Ottica Lamusta Barletta ha preso
parte al prestigioso evento con Mario Sardella, giovane di belle
speranze e d’indiscutibile valore.

Inserito in un girone di
qualificazione tutt’altro che agevole, il coriaceo sedicenne in forza al
club barlettano ha dovuto disputare il primo match contro il
valentissimo Magarelli (A.S.D. C.T.T. Molfetta), partecipante al
Campionato Nazionale di Serie B2 con il team della propria citta’. Il
confronto con il valentissimo pongista molfettese (che precede Sardella
in classifica di quasi 1000 posizioni!) si preannunciava a senso unico
o, se si preferisce, senza speranza!.Sviluppando un gioco preciso e
contraddistinto da continue variazioni di ritmo oltreche’ di spin, il
portacolori del sodalizio barlettano e’ riuscito ad aggiudicarsi, con
insindacabile merito, la prima frazione di gioco.Nel secondo set
l’avversario molfettese ha tentato di scardinare l’arcigna difesa
barlettana ma e’ stato costretto a cedere anche questo secondo segmento
di gara.Com’era lecito immaginare, il terzo set ha fatto registrare una
reazione d’orgoglio di Magarelli che, attaccando con una furia inaudita,
ha “accorciato le distanze”, raddrizzando una situazione che sembrava
irrimediabilmente e sorprendentemente compromessa. Sfoderando
un’inimmaginabile freddezza e, soprattutto, un’impevedibile chiarezza a
livello tecnico e tattico, Sardella ha tenuto il temibilissimo
avversario a distanza di sicurezza per poi costringerlo alla
capitolazione per 1 a 3. Il piccolo capolavoro agonistico e’ stato
realizzato dall’enfant prodige barlettano sotto lo sguardo attonito di
un pubblico numerosissimo e, soprattutto, irriguardoso nei confronti di
chi, come il giovane Sardella, non ha ricevuto una sola stretta di mano
per l’impresa compiuta.Senza perdere di vista l’umilta’ e la
concentrazione che impegni siffatti richiedono, l’atleta barlettano ha
affrontato e superato per 3 set a zero il giovane emergente Ladisa (
A.S.D Te. Ta. Ennio Cristofaro Casamassima). A questo punto la
qualificazione al tabellone eliminatorio sembrava acquisita e, con essa,
la concreta possibilita’ di centrare la prestigiosa semifinale
oltreche’ il terzo gradino del podio.Gia’: cio’ che sembrava acquisito,
conquistato, meritato e’ svanito in pochi minuti.Nell’ultimo incontro
del girone eliminatorio, Sardella e’ opposto al valente (ma non certo
irresistibile) Francesco L’ Abbate (A.S.D. Te.Ta. Ennio Cristofaro
Casamassima). Il giovane dell’ACSI ONMIC Lamusta Barletta e’ sereno,
anche se macchinoso negli spostamenti laterali e poco incisivo nei colpi
di attacco. Queste piccole sbavature lo costringono a cedere il primo
set, sia pure ai vantaggi.La seconda frazione di gioco e’ una brutta
copia di quella precedente: il pongista barlettano non riesce a
contrastare adeguatamente il gioco avversario e cede anche questo
secondo set. Nel terzo segmento di gara Sardella lascia intravedere la
possibilita’ di recuperare il match ma un’ evidente poverta’ tattica ed
una tangibile fragilita’ tecnica prendono il sopravvento, condizionando
negativamente l’esito del confronto.

A seguito di questo
“inatteso scivolone”, nonostante le due brillanti vittorie all’attivo,
Mario Sardella, per un solo set di differenza, e’ stato condannato ad
accomiatarsi mestamente da un Torneo, inizialmente prodigo di
gratificazioni e, nel momento decisivo, rovinato dalla malasorte.

Mai
come in questo caso, AD ASTRA si giunge solo PER ASPERA. A condizione,
tuttavia, che si abbiano tutte, davvero tutte le qualità necessarie!

venerdì 19 Gennaio 2018

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