Politica

Racket e usura, in aumento con emergenza sanitaria. Sen. Messina: “Troppe imprese in pericolo”

La Redazione
La sen. Assuntela Messina (PD) è componente della Commissione Parlamentare Antimafia
scrivi un commento 356

“La Relazione annuale del Commissario Antiracket e Antiusura fornisce un quadro coerente a quanto prospettato dalla Commissione Antimafia che, negli scorsi mesi, ha dedicato consistente parte delle sue attività proprio ai pericoli per l’economia reale derivanti dall’emergenza sanitaria. Da un lato riteniamo positivo che quasi 20 milioni di euro siano già stati elargiti dal Comitato di solidarietà delle vittime di estorsioni e usura nei primi 9 mesi dell’anno. Dall’altro non possiamo che rammaricarci per le criticità che ancora permangono nelle procedure e nella vigente disciplina antiusura. Da questi primi dati occorre ripartire per rinnovare la materia e rendere i meccanismi antiracket e antiusura più efficaci. L’obiettivo primario deve restare quello di intercettare una platea sempre più ampia di potenziali vittime e dare quindi un sostegno concreto e tempestivo a tutte quelle piccole e medie imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti, che sono più esposti al rischio di estorsioni e usura.”

Lo dichiara in una nota la senatrice del Partito Democratico Assuntela Messina, Componente della Commissione Parlamentare Antimafia, a margine della presentazione della Relazione annuale del Commissario Antiracket e Antiusura, Annapaola Porzio.

“Altro aspetto di fondamentale importanza è quello della sensibilizzazione delle comunità. Come emerge dalle considerazioni del Prefetto Porzio, ancora oggi c’è una scarsa conoscenza di questi fenomeni tra le persone che molto spesso impedisce di individuare come tali, pratiche e atti criminali. In questo campo è ancora più indispensabile fare rete e mantenere saldo il rapporto tra istituzioni, territorio e comunità.”

mercoledì 30 Settembre 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Renato Borraccino
Renato Borraccino
3 anni fa

chi ha un'attività costruita in svariati anni di sacrifici e, per scelte scellerate quali globalizzazione e delocalizzazione sottolineo senza controllo, si ritrova rapinato del mercato, per reagire necessita di investimenti. L'azienda che ha perso mercato, ha fatturato pochissimo e probabilmente è a rosso sui conto correnti ho ha esposizioni bancarie elevate o ha fatto ricorso a finanziamenti privati. Queste aziende, compreso operai ed impiegati, non possono sopravvivere già in condizioni normali come potrebbero farlo in una situazione di emergenza come è tutt'ora il Covid-19? La risposta del governo è: 600 euro alle PI e/o il 25% del fatturato che non c'è. Le misure di finanza agevolata sono ideologiche, al 99% non tengono conto della realtà del territorio. Ecco perché !!!

Gino Seccia
Gino Seccia
3 anni fa

Tu fai la bella statuina e guardi soltanto.

Francesco Franciolapilla
Francesco Franciolapilla
3 anni fa

Quante belle parole!!! Complimenti davvero!