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Palazzo Cantina della Sfida, sì all’acquisto comunale. Doronzo: “Punto a favore della collettività”

La Redazione
Nell'ultimo consiglio comunale l'esito della vicenda
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“Palazzo della Disfida. Dopo una lunga battaglia politica, oggi (ieri, ndr) il Consiglio Comunale ha approvato l’acquisto dell’unità immobiliare, inizialmente destinata ad essere acquistata da una società che il caso ha voluto fosse amministrata da un (ex) assessore”. Il consigliere comunale di Coalizione Civica Carmine Doronzo commenta l’esito della vicenda che ha infuocato le ultime settimane di confronto politico-amministrativo.

“Ancora una volta la determinazione e la forza delle nostre ragioni, seppure dai banchi dell’opposizione, hanno portato a un risultato importante per la nostra amata città.

Sempre durante la stessa seduta, a nome del nostro gruppo consiliare, ho interrogato il sindaco sullo stato di abbandono della Villa Bonelli (verde pubblico e palazzina) chiedendo, tra le altre cose, di rispettare l’indirizzo, da noi proposto e approvato nel 2019, di indire un concorso di idee per giovani professionisti per la riqualificazione e restauro della palazzina padronale che stiamo rischiando di perdere per sempre.

Palazzo della Disfida, Villa Bonelli, palazzo Bonelli ecc.. I problemi sono noti ma la soluzione pare non essere ancora chiara a questa amministrazione: progettazione condivisa, partecipazione a bandi pubblici, concorsi di idee, progetti gestionali che vedano il diretto coinvolgimento di tecnici esperti, cittadini e terzo settore.

Pubblico e privato possono dialogare solo se il pubblico ha idee chiare e politici attenti e lungimiranti capaci di intercettare le idee e i finanziamenti giusti al momento giusto, mettendo sempre al primo posto la tutela dei beni comuni. Tutto il resto è la solita retorica neoliberista di alcuni “politici” per cui il pubblico è inefficiente e quindi il privato è meglio, con buona pace dei cittadini che, invece, li votano proprio per gestire bene la cosa pubblica e non quella privata. Risultato: degrado ed abbandono del nostro patrimonio, con un ricco bagaglio di scuse e giustificazioni sempre pronto ad essere sfoggiato.

La strada da percorrere purtroppo è lunga e di battaglie, soprattutto culturali, dovremo farne ancora tante, ma oggi abbiamo segnato un altro punto a favore della collettività…ma non ci fermeremo qui, promesso!”

sabato 11 Luglio 2020

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Gino Seccia
Gino Seccia
3 anni fa

Come siamo bravi a parlare, sarà un'altro rudere da aggiungere a quelli già di proprietà del Comune. Voglio vedere se dovevi uscire i soldi di tasca tua se lo compravi. Piuttosto che metterlo a quel posto a un avversario si sperperano soldi pubblici.