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​Evasione Fiscale e POS, Stella Mele (FdI): “La grande truffa del governo giallo-rosso”

La Redazione
"Si sa, da un paio di decenni almeno per la sinistra italiana a ogni partita IVA corrisponde un evasore incallito"
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“Si
fa un gran parlare ultimamente di lotta all’evasione, di pagamenti con
carte di credito e bancomat, di obbligo di POS per artigiani,
commercianti e lavoratori autonomi.
Un vero e proprio balzello
aggiuntivo destinato ad incidere sulle già esangui casse delle Partite
IVA per via dei canoni mensili e delle commissioni applicate su ogni
transazione. Canoni e commissioni sui quali, come riportato dal
Sole24Ore, tombale ed unanime è stata la dichiarazione del management
dei vari circuiti di pagamento (Bancomat, Visa, American Express,
Mastercard ecc.) in merito ad un’eventuale riduzione delle commissioni
sui pagamenti, definite “in linea con gli altri paesi europei””. A intervenire sui provvedimenti che il governo sta mettendo a punto nella manovra finanziaria è Stella Mele, consigliera comunale e Segretario cittadino e Dirigente Nazionale “Fratelli d’Italia”.

“Del
resto bisogna pur sempre ricordarsi che dietro canoni e commissioni vi
sono salari e stipendi di altri lavoratori, costi e ricavi di altre
imprese.

Il
governo giallo-rosso sta pensando di indorare l’amara pillola del POS
proponendo un credito di imposta del 30%, ma sul solo ammontare annuo
delle commissioni.
A conti fatti, una vera e propria presa in giro.
Soprattutto se si vuol far passare l’obbligo del POS come strumento di
lotta all’evasione fiscale.

A
proposito, si dice che quest’ultima ammonti ad oltre cento miliardi di
euro. Domanda: per fare questo genere di stima occorrono dei dati. E se
vi sono dei dati, dovrebbero esserci anche dei riferimenti. E se vi sono
dei riferimenti, bene o male, si sa dove si annidano gli evasori. E se
si sa dove si annidano gli evasori, perché non li si va a prendere?

Ma
quant’anche volessimo prendere per buone tali stime, l’obbligo del POS
comporterebbe il recupero di gran parte del gettito fiscale evaso. Un
introito per le casse dello Stato tale da poter permettere di detrarre
per intero non solo le commissioni sulle transazioni, ma anche l’intero
canone annuo sui POS. Ben altro, quindi, che il miserrimo 30% di credito
d’imposta proposto dal governo giallo-rosso.

Del
resto, è ormai notorio a chiunque sia dotato di senno, che la “guerra
all’evasione fiscale” altro non è che il solito modo di fare cassa dei
progressisti per poter attuare la loro solita politica del “tassa (chi
non li vota) e spendi (per chi gli porta voti)”.

Naturalmente
non mancheranno i modernisti che alle nostre rimostranze risponderanno
con l’evergreen : ”sono stato a Londra e lì con la carta di credito
pagano senza problemi persino il caffè e le Big Babol”.

Benissimo,
cari progressisti anglofoni. Ora, però, diteci anche quante guardie
forestali ci sono a Birmingham e quante a Lamezia Terme. Spiegateci se
anche a Manchester vi è il nostro stesso numero di dipendenti di
municipalizzata o se nella Contea del Sussex ci sono un tot numero di
infermieri e un tot di portantini.

Ma
si sa, da un paio di decenni almeno per la sinistra italiana a ogni
partita IVA corrisponde un evasore incallito.
E quel che è peggio è che
abbiamo sempre più la sensazione che non si tratti solo di odio
ideologico o di spremere il negoziante per fare cassa, ma un voler
lentamente e scientemente distruggere il piccolo negoziante o il
mercatino rionale (vedi anche direttiva Bolkenstein) per far
definitivamente spazio a quella grande distribuzione a cui la sinistra
italiana storicamente non è certo insensibile.

Non
è un caso, infatti, se in tutte le finanziarie degli ultimi governi a
tutti si sia pensato fuorchè alle piccole e piccolissime imprese. Da un
lato i beneficiari di Industria 4.0., dall’altro incentivi e
finanziamenti alle start up innovative. In mezzo ci sono loro: artigiani
e commercianti. I reietti, gli evasori a prescindere.

Quelli
per cui tal Mario Monti in una famosa intervista alla CNN disse “We
have destroyed the domestic demand with a fiscal consolidation” .

Quelli
per cui tanti liberali con le altrui natiche cianciano di “piccole
imprese non in grado di competere nella competizione globale”.

Quelli a cui imporre il POS.

Quelli a cui Fratelli d’Italia darà battaglia”.

giovedì 14 Novembre 2019

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Domenico Laurent
Domenico Laurent
4 anni fa

Se pago con una banconota da € 10 il fruttivendolo, egli avra un valore pari a €10. Lo stesso a sua volta pagherà il carburante e il benzinaio riceverà sempre €10.
Con il Pos se io avessi pagato il fruttivendolo egli avrebbe ricevuto € 9, 90. I €9,90 diventano 9,80 al benzinaio e così via sino a che i €10 se li ciuccia tutti la banca. Perché sono state inventate le banconote?