Politica

Crisi politica, la proposta dei dissidenti: Losappio presidente?

Cosimo Giuseppe Pastore
L'indiscrezione giunge nel mezzo del sit-in organizzato da Barletta Azione 360°: «Il nostro Sindaco non cederà a ricatti»
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Si sono rese sempre più insistenti durante il pomeriggio di oggi, martedì 21 agosto, le voci che confermavano l’indiscrezione trapelata da Palazzo di Città. Sarebbe stato protocollato, infatti, il nome di Giuseppe Losappio come candidato alla presidenza del Consiglio comunale, attraverso un documento firmato dagli otto Consiglieri comunali che passeranno alla storia come “dissidenti” e depositato da Massimo Spinazzola. Una convergenza, però, che, se fosse vera, non escluderebbe il sorgere di ulteriori dissensi, questa volta tra i 13 fidati della Coalizione del Buon Governo.

La notizia arriva nel bel mezzo di una manifestazione a sostegno del Sindaco Cosimo Cannito, organizzata, ai piedi del Comune di Barletta, dall’Associazione Barletta 360° e guidata da Rocco Tarantino. «Noi chiediamo – dichiara Tarantino a nome di un gruppo di cittadini – che si rispetti la volontà cittadina. I cittadini hanno una speranza per questo Sindaco e qualche politico dissidente, per motivi che a noi non riguardano e per motivi personali, vuole distruggerla. Distruggere una speranza è la cosa più ignobile che si possa fare nei confronti dei cittadini. Ci aspettiamo una scelta forte, che costringa i dissidenti a ritornare sui loro passi». E sul possibile ritorno al voto, Tarantino osserva: «Sarebbe il più grande fallimento perché si deluderebbe la volontà dei cittadini».

La proposta dei dissidenti

È in questo clima di sostegno al Sindaco Cannito che arriva l’indiscrezione sul documento con cui gli 8 consiglieri dissidenti indicherebbero nel consigliere di Forza Barletta, Giuseppe Losappio, il proprio candidato alla presidenza del Consiglio. La palla, adesso, torna nelle mani di Cannito, a cui restano solo quattro giorni per ritirare le dimissioni. I venti giorni di tempo utili, infatti, scadranno domenica 26 agosto. Adesso, il Sindaco Cannito dovrà fare i conti con una proposta precisa, ma la domanda è: ci saranno i 17 voti necessari all’interno della maggioranza per la votazione del Presidente?

Solo così verrebbe superato lo stallo politico che ha ingabbiato l’Amministrazione comunale nei primi mesi della sua attività, dopo rivendicazioni che, partendo dall’azzeramento della Giunta comunale, sono arrivate a chiedere poltrone nella società Bar.S.A, passando per la pretesa di due Assessorati. Insomma, questa potrebbe essere una giornata cruciale per l’Amministrazione barlettana. Il Sindaco Cannito, infatti, potrebbe rendere note le intenzioni di ritirare le dimissioni e procedere alla convocazione del Consiglio Comunale in cui ci sarà la prova del nove.

Nel pomeriggio di oggi, da lui solo un veloce saluto, in segno di ringraziamento per quanti sostenevano la sua azione politica, mentre negli uffici di Palazzo di città si procedeva all’indicazione di un nome sui cui trovassero convergenza i dissidenti.

Non si accettano ricatti

“Non si accettano ricatti. Giù le mani dal nostro Sindaco!!!”. Recitava così uno dei cartelloni affissi dall’Associazione Barletta 360° sulle pareti di Palazzo di Città. Il messaggio è chiaro: i cittadini non intendono favorire giochi politici, ma sostenere il Sindaco affinché possa ritirare le sue dimissioni. «Il Sindaco non accetta ricatti, sia ben chiaro», precisa Rocco Tarantino che prosegue: «Il nostro Sindaco non cederà a ricatti, ma dovranno essere i Consiglieri votati dal popolo a venire a fare il loro lavoro e verranno apprezzati per questo».

Mai come questa volta, forse, l’opinione pubblica è in continuo fermento nel seguire le vicissitudini di Palazzo di Città. I cittadini sono stanchi, questo è chiaro, ma ripongono la loro fiducia in Mino Cannito. Lo hanno dimostrato durante le sedute in Consiglio Comunale e continuano a dimostrarlo. Così, adesso, quella fiducia diventa una richiesta: «I voti ottenuti dai Consiglieri – avanza Tarantino, rivolgendosi ai dissidenti – li hanno ottenuti per fare i Consiglieri. Chi decide assessorati o posti di comando è il Sindaco. Rispettino la legge e soprattutto rispettino la volontà dei cittadini».

martedì 21 Agosto 2018

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