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Riapertura scuola D’Azeglio, il sen. Damiani: «Mio impegno reperire fondi per la ristrutturazione»

La Redazione
"Una soluzione che, con le opposizioni, avevo già proposto due anni fa. L'auspicio è che si inizi un percorso serio verso il risanamento"
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“Qualcosa si muove, in
vista della riapertura della scuola “M. D’Azeglio”, e di questo va dato
atto con merito alla nuova amministrazione guidata dal sindaco Mino
Cannito che, in queste prime settimane dal suo insediamento, sta tenendo
fede agli impegni presi durante la campagna elettorale”
. Il riferimento del senatore Dario Damiani è alla riunione svoltasi nei giorni scorsi fra il sindaco, i tecnici comunali, i professionisti della società incaricata nel 2016 di effettuare le verifiche strutturali e i rappresentanti del Consiglio di istituto. “Potrei quindi
accontentarmi di guardare il bicchiere mezzo pieno ma, leggendo quanto
riportato in merito all’incontro fra il sindaco, i tecnici incaricati e
il Consiglio d’istituto, non posso non evidenziare un dato che mi
rammarica
. La soluzione tampone proposta soltanto oggi, dopo quasi due
anni dalla chiusura del plesso scolastico, è la medesima che avevo
illustrato all’epoca
in svariate occasioni pubbliche e a mezzo stampa,
nell’imminenza dell’evento che portò all’ordinanza di inagibilità
dell’intera struttura: e cioè un intervento di consolidamento limitato
all’area interessata dal cedimento
, che consentisse un utilizzo parziale
dell’edificio o quanto meno non lo consegnasse a un destino certo di
ammaloramento ulteriore per mancato uso protratto nel tempo.

Una
battaglia che fin da subito le opposizioni in Consiglio comunale,
il
centrodestra ma anche altri colleghi fra i quali l’allora consigliere
Mino Cannito, avviarono sia nelle sedi istituzionali che con
manifestazioni pubbliche sostenute dai cittadini e dalle famiglie
private di colpo del loro fondamentale punto di riferimento educativo.
Una soluzione evidentemente non solo di buon senso ma anche tecnicamente
corretta, se oggi viene confermata da ingegneri e tecnici comunali.

Perché allora, mi chiedo, abbiamo dovuto attendere due anni prima di
affrontare di petto la questione e trovare soluzioni che potessero
salvaguardare gli interessi della comunità scolastica, nel pieno
rispetto della sicurezza? In ogni caso, tralasciando ogni polemica sul
passato, l’auspicio è che si possa finalmente avviare un serio percorso
di risanamento per il prestigioso istituto scolastico,
simbolo della
nostra storia cittadina e luogo di formazione culturale e umana per
generazioni di barlettani, che tale funzione deve continuare a svolgere.

Il mio impegno, iniziato nel 2016 in Consiglio comunale, proseguirà in
questa direzione anche adesso in Parlamento, soprattutto in merito al
reperimento di finanziamenti che possano garantire la ristrutturazione
complessiva dell’istituto
e la sua restituzione alla comunità nella
piena fruibilità, come merita. Se dovessi riuscire a intercettare in
tempi molto rapidi tali fondi, si potrebbe anche evitare di intervenire
due volte, prima in via provvisoria e poi definitiva, con beneficio per
la spesa pubblica. Intanto, ben venga il suggerimento dei tecnici ai
quali era stato affidato nel 2016 l’incarico di procedere alle verifiche
strutturali propedeutiche all’individuazione degli interventi necessari
per il ripristino dell’ edificio, che concludono così il loro operato
in attesa del successivo bando pubblico per l’affidamento dei lavori”.

sabato 30 Giugno 2018

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