Politica

Con Legambiente candidati Sindaco a confronto: come intervenire sulle questioni ambientali?

Cosimo Giuseppe Pastore
I sei candidati sindaco hanno discusso di ambiente durante l'incontro promosso dall'Associazione
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Proseguono le occasioni di confronto tra i sei candidati Sindaco della città della Disfida. È la volta di un incontro monotematico promosso da Legambiente, che pone l’ambiente al centro della discussione pubblica che, nella serata di ieri 18 maggio, ha chiamato all’appello la cittadinanza, presso il bar Colibrì. È il tema principe di questa campagna elettorale, il tema dalle mille ambiguità e dai plurimi risvolti tra aziende insalubri, acque inquinate e smog urbano. È il tema che campeggia in tutti i programmi dei candidati sindaci, frutto dell’alta attenzione creata negli anni dalle associazioni ambientaliste e dai dati raccolti tramite il monitoraggio ambientale condotto in città, destinato, sembrerebbe, ad un nuovo ciclo di controllo. Tra gli argomenti discussi, primeggiano la situazione delle litoranee, la mobilità sostenibile per ridurre le emissioni inquinanti e il connubio tra tutela dell’ambiente e lavoro. A moderare il dibattito, promosso da Legambiente, il giornalista Giuseppe Curci.

Programmi ambiziosi che mirano allo sviluppo di una città “fluida” dal punto di vista veicolare. Un disegno di città, quello tracciato dai candidati Sindaco, che raffigura meno automobili e più pedoni, supportando uno sviluppo culturale in tal senso. È proprio la mancanza di una simile educazione a mancare ai cittadini barlettani, evidenzia Basile che apre le danze alla discussione. Il fil rouge che lega le parole dei candidati è unico: incidere sulla congestione del traffico, riducendola e promuovendo una fruizione del centro cittadino senza ricorrere ad auto-veicoli. Come? «Disincentivando l’uso delle automobili nel centro storico, in cui la congestione è massima, e aumentando l’utilizzo dei mezzi pubblici», avanza Mino Cannito a cui seguono gli altri candidati sulla necessità di creare parcheggi per approdare a piedi in città. A divergere sul punto, però, sono i candidati Dino Delvecchio e Carmine Doronzo: il primo propone l’implementazione di parcheggi nel centro cittadino, il secondo ne prevede la costituzione appena fuori, convogliando l’abbandono dell’autovettura all’utilizzo di mezzi pubblici, in un’idea di città sempre più smart. Promuovere l’utilizzo di trasporti elettrici, poi, sarebbe la chiave di volta per Rosa Gadaleta.

Appena oltre la città, si sa, c’è il mare, le litoranee barlettane che puntualmente diventano il cavallo di battaglia delle competizioni elettorali cittadini, a suon di “non abbiamo nulla da invidiare a Riccione”. La questione, neanche a dirlo, è molto più delicata, interessando le annose problematiche inerenti al fiume Ofanto, il canale H e il Ciappetta-Camaggio. Cicatrici sul volto cittadino su cui «esiste un progetto già in atto sul canale H e sul collettore D, un progetto che la prossima amministrazione dovrà rendere esecutivo», ricorda Dino Delvecchio. La necessità di una severa sorveglianza sugli sversamenti è sentita come necessaria e imprescindibile da tutti i sei candidati. Tra essi, Basile prevede tolleranza zero verso interessi personali sulla questione, insinuando gravi coinvolgimenti politici avvenuti in passato. «Gli ambientalisti sono stati sbeffeggiati a Barletta, servono analisi approfondite delle acque perché probabilmente non ne conosciamo realmente lo stato», avanza il candidato pentastellato Michelangelo Filannino. A concludere il giro di boa, Rosa Gadaleta, candidato Sindaco per Rivoluzione Cristiana, che rivendica l’urgenza di investimenti finalizzati all’acquisto di un depuratore.

Il connubio salute-lavoro è il tema più caldo, ma anche quello che coinvogle maggiormente emotivamente e per questo meriterebbe di essere affrontato con le opportune cautele dalla prossima Amministrazione. Binomio sul quale concorda la volontà dei candidati di monitorare le cosiddette aziende insalubri. Priorità ai diritti costituzionalmente garantiti di dignità e tutela della salute della persona, per il candidato Cannito. Tutela dell’ambiente come traino per il lavoro è il modello offerto dal candidato del PD, Delvecchio. Riprendere la delibera di iniziativa popolare, accantonata dall’Amministrazione Cascella, è la proposta di Doronzo che ritiene necessario valutare la possibilità «di proseguire determinate produzioni contestualmente alla bonifica», riferendosi alle zone su cui insistono gli stabilimenti sotto l’occhio del ciclone. Una bonifica ambientale che sia guidata dagli ambientalisti, infine, è la visione che mette in campo Filannino per strutturare un’offerta di lavoro che possa incidere positivamente sulla tutela ambientale.

sabato 19 Maggio 2018

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