Politica

Elezioni amministrative, a che punto è il centrodestra? Risponde la Lega

Cosimo Giuseppe Pastore
I primi punti del programma politico della coalizione di centrodestra, le modalità di selezione del candidato sindaco e il fallimento dell'amministrazione di centrosinistra, parla Giuseppe Palmitessa
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La grande macchina della campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative della città della Disfida ha riscaldato i motori e sta partendo come un diesel. Imminenti le primarie con cui il centrosinistra decreterà il suo candidato sindaco tra Sandro Scelzi e Mino Cannito, vicino il momento in cui anche il centrodestra barlettano presenterà il suo candidato sindaco. Ma, è risaputo, i candidati sono solo la punta dell’iceberg di un progetto politico. E allora prima di catapultarci sul toto nomi sarà necessario comprendere quali siano i punti cardine dei programmi delle coalizioni che si presenteranno al voto primaverile.

È così che la Lega, tramite il coordinatore cittadino Giuseppe Palmitessa, decide di svelare i primi temi che caratterizzeranno la lotta delle amministrative 2018, in cui il partito leghista gareggia in coalizione con Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il centrodestra, inoltre, nella giornata di domani, domenica 21 gennaio, sarà presente nei pressi della cattedrale per un incontro tematico sulle amministrative con la cittadinanza barlettana. Punto nevralgico resta ottenere una città vivibile, funzionale alle esigenze dei cittadini e soprattutto dei giovani, che diventano per la Lega occhi critici della città. Sicurezza e pulizia urbana diventano, invece, alcune delle sfide con cui il centrodestra intende porre rimedio agli errori commessi dall’amministrazione uscente. Non meno importante le modalità di scelta del candidato sindaco, «intendiamo pescare dalla società civile il candidato ideale che sia espressione del territorio» comunica Palmitessa.

Le amministrative del centrodestra

La Lega decide di coinvolgere nella vita politica i giovani. Si tratta di ragazzi che, dopo un incontro con i cittadini sui temi politici proposti dal partito salviniano, tra cui flat tax, Europa e valorizzazione del made in Italy, avranno il compito di stilare una lista dei desideri. Proprio così, la Lega tende un orecchio alle giovani generazioni per recepire messaggi, esigenze, carenze del territorio da poter inserire nel programma politico da presentare alla città.

«Noi del centrodestra abbiamo proposte che guardano soprattutto alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città» rivela Palmitessa, svelando il desiderio di spostare gli uffici comunali in altri immobili storici di proprietà del Comune di Barletta e soppiantare l’attuale Palazzo di città, «che offusca la bellezza di uno dei teatri più belli della Puglia», con una piazza, al di sopra di un parcheggio interrato. I fondi? L’intenzione è recepire bandi dell’Unione Europea volti alla riqualificazione dei centri urbani. Non basta, perché sicurezza e pulizia urbana sono da tempo i cavalli di battaglia della Lega barlettana, che torna a proporre un sistema di raccolta dei rifiuti diverso e più efficiente tramite l’installazione di mini isole ecologiche e l’irrogazione di sanzioni per chi non rispetta le regole del vivere civile, «dove non riusciremo con l’educazione, lo faremo con le sanzioni». Necessaria, inoltre una revisione del piano del traffico, affinché i mezzi pesanti non siano dirottati nel centro cittadino, ma periferico della città. E poi ancora, terminare gli interventi interrotti o mai iniziati dell’attuale amministrazione tra cui «depuratore non funzionante, canale H, chiusura dei passaggi a livello e realizzazione di sottopassi, urbanizzazione delle strade della zona 167».

Candidato sindaco, a che punto è il centrodestra?

Sembrerebbero ancora oscuri i tavoli politici sui cui sarà indicato il candidato sindaco della coalizione di centrodestra, nessuna rosa di nomi, almeno non palesati. La coalizione starebbe ricercando un candidato nella società civile, estraneo ai giochi di potere del Palazzo, vicino alle esigenze dei cittadini.

«Noi sceglieremo davvero democraticamente il candidato sindaco, pescandolo dalla società civile, al contrario del centrosinistra». Il riferimento è tutto per le primarie che celerebbero oscure dinamiche politiche, come sembrerebbe intendere lo stesso Cannito, in una recente dichiarazione a mezzo stampa, in cui ha annunciato il suo ritiro dalle primarie nel caso fossero a pagamento.

«L’amministrazione Cascella deve fare un bilancio di questi cinque anni» avanza Giuseppe Palmitessa, che prosegue: «Come mai si è persa in battibecchi su chi dovesse rivestire quale poltrona piuttosto che risolvere i problemi della città? Ora è troppo tardi, devono affidarsi a mani più sicure che abbiano amore per la città». Ma prima bisognerà chiedere venia: «Con quale coraggio gli amministratori, che in questi cinque anni sono stati latitanti, si riavvicinano alla scena politica invece di chiedere scusa alla città?» chiede il coordinatore di Lega – Barletta che aggiunge: «Il dottor Scelzi addirittura non si è presentato al confronto tv con lo sfidante Cannito, questo è un atteggiamento che non lascia spazio a dubbi sull’assenza di progetti politici del PD per la città».

Insomma una totale inadeguatezza del centrosinistra, attaccato su più fronti da Palmitessa, che ricorda come lo stesso Nicola Maffei, al momento delle sue dimissioni parlasse di «questuanti, mestieranti e commercianti della politica che sanno solo chiedere e pretendere. Se fossero coerenti dovrebbero rinunciare alle poltrone che hanno occupato o fatto occupare».

sabato 20 Gennaio 2018

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