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Amministrazione trasparente, Attivisti Cinque Stelle: «Pubblici solo il 53% dei verbali»

La Redazione
I dati sono ricavati dal sito istituzionale del Comune di Barletta
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“Come si può verificare la produttività dei consiglieri comunali? Che lavoro svolgono per il miglioramento delle condizioni di vivibilità nella nostra città? I quarantotto euro a cui hanno diritto per ogni riunione di commissione consiliare della durata media di quasi un’ora, sono ben spesi?”. Parte da queste domande la disamina da parte degli Attivisti Barletta Cinque Stelle relativa al livello di trasparenza amministrativa cittadina.

“Per rispondere a queste domande, la collettività ha a disposizione uno strumento fortemente voluto dal Movimento 5 stelle che nel novembre di tre anni fa in consiglio comunale, fece approvare una mozione denominata “Amministrazione trasparente”.

La proposta, votata a grande maggioranza dai consiglieri presenti con i soli pareri contrari di Michele Lasala, Maria Campese e Pier Paolo Grimaldi, impegnava l’amministrazione comunale e i presidenti delle commissioni consiliari ad attivarsi in tempi brevi affinché si pubblicassero tutti i verbali delle sedute di commissione sull’Albo Pretorio on-line.

In quanti hanno tenuto fede a quell’impegno, anche se non obbligatorio? Quanti ritengono che la trasparenza sia un elemento centrale dell’operato di qualsiasi compagine politica?

I dati ricavati dal sito istituzionale del Comune sono imbarazzanti: appena il 53% di verbali resi pubblici relativamente alle sedute svolte da gennaio 2015 a luglio 2017.

Solo la II commissione “Attività produttive” li pubblica con regolarità certosina*; un paio, “Ambiente” e “Cultura” si “dimenticano” di farlo una volta ogni dieci incontri, mentre sei commissioni permanenti su nove ne pubblicano meno della metà.

La commissione peggiore da questo punto di vista è la V, “Pianificazione del territorio”, presieduta da Antonio Santeramo del Partito Democratico e formata dai consiglieri Alfarano e Dicorato del gruppo misto, Campese (Sinistra Unita) e Ventura (PD): appena il 9% di pubblicazionicorrispondente a dodici verbali su centotrentaquattro sedute.

Dai verbali di commissione si possono dedurre importanti informazioni: gli argomenti trattati, le posizioni dei partiti e dei consiglieri sui singoli temi, l’assiduità degli incontri che non sempre va a braccetto con l’operatività, le presenze dei consiglieri, la durata e la qualità dei lavori.

Senza volerci addentrare nel merito dei verbali che con una certa frequenza risultano striminziti e poveri di contenuti, evidenziamo lo stacanovismo delle commissioni “Controllo e Garanzia”, e “Attività produttive” rispettivamente con 220 e 213 sedute svolte in poco più di due anni di attività dall’approvazione della delibera. Sicuramente avranno prodotto una mole di lavoro enorme a fronte dei circa 10.000 euro lordi di gettoni di presenza percepiti in media da ciascun consigliere.

Il nostro auspicio è che i cittadini possano cogliere l’opportunità di utilizzare questo strumento come un indice della trasparenza e qualità della macchina politico-amministrativa barlettana: se riterranno soddisfacente il lavoro dell’attuale classe politica, potranno decidere di riconfermarla; altrimenti potrebbe essere l’occasione buona per regalarsi finalmente un’amministrazione a 5 stelle”.

giovedì 7 Dicembre 2017

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