“Spreco di denaro pubblico? La Procura Generale della Corte dei Conti faccia luce”. La denuncia porta la firma della consigliera comunale Grazia Desario, che in data 18 agosto ha presentato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti di Bari, perché faccia luce sui soldi spesi dal Comune di Barletta per la pulizia dell’area, privata, di via Vanvitelli, senza aver intentato un’azione risarcitoria nei confronti dei soci della cessata società proprietaria dell’area.
“Infatti – chiarisce Desario – il Comune di Barletta, prima con una Ordinanza Sindacale datata 4 maggio 2016, mai pubblicata sull’albo pretorio in quella data, e successivamente, solo dopo aver denunciato quella “stranezza”, pubblicata con “appena” 11 mesi di ritardo, ordina la pulizia di quell’area in danno ai soci della società per un importo di € 5.000. Di quell’Ordinanza, non si è saputo più nulla.
Orbene, dopo un anno, la questione si ripresenta nella sua identica gravità! Dopo l’ incendio dell’area attigua a via Vanvitelli, via Barberini e via Brunelleschi, in data 8 luglio di quest’anno, la Bar.S.A., società a totale controllo del Comune, ripulisce completamente e nuovamente l’area già oggetto di pulizia il precedente anno.
Qui il mistero si fa ancora più fitto! Non si sa chi abbia ordinato alla Bar.S.A. la pulizia dell’area ed a spese di chi! Sull’albo pretorio non vi è neanche stata la pubblicazione di un’ordinanza sindacale!”.
Constatata la situazione, la consigliera Desario in data 31 luglio 2017 invia una mail pec al Sindaco affinché dia dei chiarimenti su ciò che è avvenuto, e se ci sia stata una nuova Ordinanza Sindacale per la pulizia dell’area sempre in danno dei soci della società, comunicando, nel contempo, che se non avesse ricevuto risposta, si sarebbe rivolta alla Corte dei Conti per questo spreco continuo del denaro pubblico.
“Cosa trattiene il Sindaco Cascella a non dare seguito a ciò che è di sua spettanza affinché la spesa di 10.000,00€ non ricada nelle tasche dei cittadini?”, si domanda la consigliera Grazia Desario.
“Spero, – conclude – che la Corte dei Conti indaghi celermente, affinché i 10.000 euro rientrino velocemente nelle casse del Comune di Barletta, affinché siano destinati a scopi più utili, e individui le responsabilità di chi vuole che questa vicenda rimanga nell’assoluto oblio”.