“Svolgo la mia attività politico/amministrativa in appagante e splendida solitudine”. Con questa chiara affermazione la consigliera comunale Grazia Desario fuga ogni dubbio sulla sua appartenenza al gruppo consiliare Area Popolare, dal quale, come ricorda, ha preso le distanze circa un anno fa. La sua incalzante pressione sull’amministrazione di centrosinistra rispetto a svariate questioni irrisolte, alimenta fraintendimenti che la consigliera intende chiarire definitivamente con la seguente nota, indirizzata al Sindaco Pasquale Cascella, alla Presidente del Consigli, ai Capigruppo consiliari, al Consigliere Regionale Filippo Caraccioloe al Consigliere Regionale Ruggiero Mennea.
“Mi corre l’obbligo di puntualizzare alcune incresciose situazioni venutesi a determinare.
Già circa un anno fa prendevo le distanze pubblicamente dall’Assessore ai Servizi Sociali e alle pari opportunità (su quest’ultima delega affidatagli ci sarebbe molto da obiettare), Marcello Lanotte, non sentendomi rappresentata politicamente e moralmente, cessando quindi di far parte del raggruppamento politico Area Popolare.
Durante questo lungo periodo, non ho mai ricevuto alcun invito a partecipare a riunioni di maggioranza e a preconsigli convocati dal Sindaco Cascella o chi per lui, restando sempre ignara di quale fossero le azioni che l’Amministrazione intendesse intraprendere. Pur essendo ormai nota a tutti la mia posizione, si è continuato ad accreditare la mia appartenenza al suddetto gruppo. Così non è, in quanto la mia attività politico/amministrativa la svolgo in appagante e splendida solitudine.
Quindi, chiedo di essere informata formalmente, da chi ne ha le competenze, sui prossimi incontri ufficiali e sulle iniziative politico amministrative affinché possa rispondere offrendo il mio contributo, non pregiudiziale, che ha ispirato tutta la mia azione amministrativa sin dal primo giorno che ho iniziato a far parte di questo consesso”.
La Signora è entrata in consiglio grazie ai Pentastellati e non condividendo il percorso si sarebbe dovuta dimettere e lasciare ad altri il gravoso compito.Chi è causa del suo mal pianga se” stessa