«Alla fine il buon senso ha prevalso», esclama il coordinatore cittadino di ‘Noi con Salvini’ Giuseppe Palmitessa riferendosi allo sgombero dell’ex scalo merci della stazione, avvenuto nella mattinata di ieri, 24 maggio.
Un obiettivo, reso dal movimento politico oggetto di proposta al prefetto Minerva e al Sindaco Cascella e corredato da altre proposte di cui, fiduciosamente, si auspica la programmazione.
«Ringrazio il Sindaco per aver posto in essere questa azione concreta e gli assessori Lasala e Lanotte che, dimostrando sensibilità e maturità politica, hanno accolto la nostra richiesta». Un riconoscimento, quello che Palmitessa fa, che forse «non sarebbe stato possibile senza il presidio da noi organizzato e senza l’incontro con il Sindaco e il Prefetto».
Lo sgombero non basta
L’area sgomberata ospitava anche dei minori, ed è verso questi che Palmitessa, ancora una volta, volge la sua attenzione: «Spero che le istituzioni e gli uffici competenti si attivino affinché quei bambini vengano seguiti nel loro percorso di crescita e istruzione: potrebbero diventare futuri medici, ingegneri, svolgere un lavoro che contribuisca alla crescita della collettività».
Lo sgombero dell’area degradata, però, non basta per raggiungere il grado di sicurezza auspicato dal movimento politico che per la città ha proposto anche: l’accorpamento della sottosezione della Polizia Stradale con il locale Commissariato, l’utilizzo delle associazioni di volontariato con funzione di deterrenza per i reati più comuni e l’installazione di telecamere T-red in entrata e in uscita dei passaggi a livello.
L’ordinaria amministrazione non può diventare straordinaria
«Alle altre forze politiche di destra e di sinistra lasciamo le chiacchiere a cui sono abituate» afferma il coordinatore cittadino di NcS, sottolineando come «ai cittadini interessa la risoluzione dei problemi, non discorsi filosofici e critiche».
Ciò che adesso il movimento politico ‘Noi con Salvini’ richiede è che la stessa attenzione riservata allo scalo merci venga rivolta anche alle altre proposte affinché «l’ordinaria amministrazione non diventi puntualmente straordinaria».