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“Sud…iamo, idee per lo sviluppo del Mezzogiorno”, Bellanova: «Fare i conti con la nostra pigrizia»

Dora Dibenedetto
Il viceministro per lo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, a Barletta per un convegno
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“Sud…iamo, le idee per lo sviluppo del Mezzogiorno” è il titolo del convegno organizzato dall’Ordine dei commercialisti di Trani e tenutosi giovedì 20 aprile a Barletta presso l’incubatore per l’innovazione e la creatività dell’ associazione “Futur Center” al quale è intervenuta il viceministro per lo Sviluppo economico, Teresa Bellanova.

All’incontro, patrocinato dalla Regione Puglia, dalla Provincia Bat e dal Comune di Barletta, insieme alla Camera di commercio di Bari, alla Confcommercio Bari – Bat e Future Center, hanno altresì partecipato: Clara Minerva prefetto Provincia Barletta-Andria –Trani, Pasquale Cascella sindaco di Barletta, Cosimo Santoro presidente Future Center, Antonio Soldani presidente Odcec di Trani e Ruggiero Mennea, consigliere regionale e componente IV commissione Sviluppo economico Consiglio della Puglia.

Serve davvero “Sud..are” (cosi come si lascia intendere nel titolo del convegno) per far ripartire lo sviluppo del Mezzogiorno? Puntare sul made in Italy, sul turismo, sull’agricoltura, sull’artigianato di eccellenza e sull’innovazione (in un territorio come la Bat che ha raggiunto il 60% di disoccupazione giovanile) sono solo alcuni degli obiettivi che il governo centrale nella persona del viceministro Bellanova, insieme all’ente provincia e all’intera Regione, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, intende prefissarsi, facendo al contempo un focus su quello che è il contesto socio economico del nostro territorio.

“La nostra è la sede delle attività produttive della provincia Bat, ovvero un’ ex area dismessa (quella dell’ex distilleria) recuperata e valorizzata a dovere grazie all’ausilio di finanziamenti pubblici,e non è un caso che il convegno di oggi si stia svolgendo in questo luogo–ha esordito il presidente del Futur Center Santoro -il nostro è un incubatore che unisce il partenariato pubblico e privato ai quali è importante inserire anche il confronto e l’interazione con i cittadini.

Mennea:

“La presenza del viceministro oggi a Barletta, rappresenta l’impegno del Governo centrale nella nostra regione, e lo dico con orgoglio, nella nostra provincia, la quale potrà esprimere (cosi come è già successo nei tempi d’oro degli anni ’80) il suo potenziale produttivo, solo grazie alla forza che può darci il governo nazionale. – ha poi aggiunto il consigliere regionale del PD e componente IV commissione Sviluppo economico Consiglio della Puglia nonché capolista nella BAT della mozione Renzi (per le imminenti primarie del PD in programma il 30 aprile) Ruggiero Mennea.

Negli anni ’80 –ha ribadito il consigliere regionale -Barletta così come l’intero hinterland rappresentava uno dei poli calzaturieri più importanti a livello europeo, ma negli ultimi anni (partendo dal 2009 sino al 2015) la crescita del nostro PIL è stata altalenante ma sempre comunque inferiore rispetto al resto della nazione. Negli ultimi quindici anni circa, abbiamo perso competitività nei settori dell’agricoltura, delle costruzioni, dell’industria del commercio e dei servizi. Quello che oggi voglio chiedere alla Bellanova, è: perché il nostro territorio non cresce e come dovrebbe ritornare a crescere? Nonostante i settori più maturi nella nostra provincia siano il tessile e il calzaturiero, con un 20% di esportazioni, tale percentuale è comunque bassa rispetto alla media nazionale, anche perché il nostro export è legato a settori con basso contenuto tecnologico e scarsa capacità di innovazione, tant’è vero che anche per questo la Bat si attesta al 91° posto nella classifica delle province italiane con capacità di internazionalizzare le proprie aziende. Non abbiamo ancora un piano di sviluppo strategico sul Turismo, quando invece potremmo valorizzare le nostre risorse naturali senza necessariamente fare eccessivi investimenti- ha poiprecisato Mennea –La riduzione della pressione fiscale sulle imprese e la riduzione del costo del lavoro, volute dal Governo nazionale, ha di certo portato dei benefici. Ma, ritornando al nostro territorio, sono convinto che dovremmo trasformare i nostri punti di debolezza (presenti nelTurismo e nell’Agricoltura) in punti di forza, per far ripartire la nostra economia, tenendo anche conto del fatto che le nostre produzioni pugliesiDOP e IGP si classificano al 13° posto tra leregioni italiane, e ciò senz’altro rappresenta un buon potenziale.”

Bellanova:

A conclusione dell’incontro è poi intervenuta la viceministra Bellanova, la quale ribadendo nel corso del suo intervento “si può fare, se facciamo i conti con la nostra pigrizia; sono un’industrialista convinta e il Governo Renzi non ha dichiarato guerra all’associazionismo, ma piuttosto il nostro intento è quello di creare un modello di sviluppo condiviso”, ha poi sostenuto che :

“I finanziamenti a pioggia non determinano sviluppo e occupazione , soldi che del resto nessuno va a controllare. Il nostro Governo punta su interventi automatici, sulla base di processi e progetti molto chiari. Siamo quindi intervenuti con il credito d’imposta per l’innovazione e la ricerca in tutti i settori compreso quello dell’agricoltura, ed è la prima volta che nel nostro paese si prevede un intervento per l’innovazione in questo settore.Del resto sempre a sostegno di tale comparto, abbiamo anche pensato alla decontribuzione totale per i primi tre anni di attività a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli, con il 66% di decontribuzione per il quarto anno e il 50% per il quinto anno, proprio perché riteniamo che bisogna portare in un settore importante come appunto l’agricoltura anche forza lavoro più giovane, un settore che non è solo fatica, ma che può dare anche grandi soddisfazioni dal punto di vista produttivo e per la creazione di nuove opportunità di lavoro. Siamo altresì intervenuti – ha ancora aggiunto Bellanova – con i contratti di sviluppo e con il master plan ( documento di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione di un territorio, individuando i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni necessari alla sua attuazione) dicendo alle Regioni e alle strutture decentrate che i finanziamenti europei devono servire per creare sviluppo e opportunità di lavoro, non per alimentare clientelismi ne tanto meno per essere risorse non utilizzate o magari utilizzate nell’ultimo anno, onde evitare di perdere lerisorse medesime . Lo sviluppo va costruito giorno per giorno con progetti di lunga durata incentrati sulla crescita attraverso l’ottimizzazione degli stanziamenti europei,determinando al contempo la crescita della nostra economia e di conseguenza nuovi posti di lavoro. Perché c’è lavoro buono se c’è impresa sana altrimenti se l’impresa è debole il lavoro non è stabile. Nel mezzogiorno purtroppo si registra un 43,6% di disoccupazione giovanile– ha ancora aggiunto il viceministro allo sviluppo economico – Per ovviare a tale situazione bisogna puntare su uno sviluppo integrato ed ecosostenibile facendo leva sull’innovazione. La Bat, cosi come altre provincie,è di certo un polo importante nel settore delle calzature antinfortunistiche. Sepuntassimo sui settori del TAC (Tessile abbigliamento e calzaturiero ) potremmo far valere il nostro vero Made In Italy (non si può produrre all’estero etichettare in Italia e commercializzare come Made in Italy, perché cosi facendo perdiamo quote di mercato) del resto molto richiesto sui mercati internazionali. La nostra idea di sviluppo per il mezzogiorno non è pertanto solo basata sul Turismo, ma anche sulla filiera produttiva, sull’artigianato di eccellenza e sull’industria agroalimentare. Vorremo rifinanziare la legge 181/89 (prevedel’incentivo per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore. Finanzia iniziative imprenditoriali per rivitalizzare il sistema economico locale e creare nuova occupazione) facendo leva anche al Sud su nuove politiche energetiche che non deturpino il territorio.

Questione TAP: Bellanova verso Emiliano (in corsa contro Renzi alla segreteria del PD, in vista delle primarie del 30 aprile)

“Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso della Regione ma prima del medesimo Tar , si era già espresso il Consiglio di Stato;voglio sperare che in una Regione che ha come Presidente un magistrato, egli stesso ripensi a quello che la magistratura ha affermato con molta chiarezza.Si tratta di un’opera strategica che ha superato tutte le prove previste dalla nostra legislazione,pertanto è il momento di non sprecare risorse per alimentare conteziosi legali e di non rivolgersi ad avvocati esterni all’amministrazione per sostenere ricorsi improbabili, piuttosto bisogna dire alle persone come effettivamente stanno le cose: costruire il gasdotto Tap significa avere un tubo un po’ più grande di quello che arriva nelle nostre case , lo stesso che porta il metano da noi tutti utilizzato. Se vogliamo decarbonizzare dobbiamo utilizzare un’ energia di transizione che è rappresentata appunto dal gas; le energie alternative sono importanti se continuiamo ad investire sulle stesse, anche setali energie non sono costanti: il sole e il vento non ci sono sempre, pertanto pur di sostenere l’uso delle energie alternative, dobbiamo necessariamente avere un’ energia di transizione che è rappresentata dal gas.”

sabato 22 Aprile 2017

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