Approvata dal Consiglio regionale una proposta di legge contenente norme in materia di riduzione dell’esposizione alla radioattività naturale derivante dal gas radon in ambiente confinato, come gli ambienti domestici. Sull'approvazione interviene il consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ecologia, Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, Difesa del suolo, Risorse Naturali, della Regione Puglia Filippo Caracciolo
“Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta odierna – scrive il consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ecologia della Regione Puglia – la proposta di legge che mira a contenere gli effetti del Gas radon sulla salute e a predisporre le condizioni strutturali di risanamento degli immobili siti nelle zone in cui si rileva maggiore concentrazione. Il radon è un gas radioattivo, incolore, inodore e insapore, presente in natura come prodotto di decadimento del radio e, indirettamente, dell’uranio”.
“Il radon è presente naturalmente nelle rocce, specialmente in quelle di origine vulcanica, e può emergere in superficie attraverso microfratture del materiale. Il gas tende quindi ad accumularsi in ambienti chiusi quali possono essere miniere o edifici privi di un adeguato ricambio d’aria. L’elemento è pericoloso per l’essere umano non solo per la sua radioattività, ma anche per i suoi prodotti di decadimento (essenzialmente piombo, bismuto e polonio), estremamente tossici per l’organismo e che permangono anche quando il gas è totalmente decaduto e quindi l’emissione di radiazione è cessata. Sono previste – conclude Filippo Caracciolo – azioni di attività di prevenzione e riduzione dei rischi promosse dalla Regione in collaborazione con ARPA Puglia. Questa iniziativa legislativa è l’ulteriore conferma dell’attenzione che il consiglio regionale della Puglia di concerto con l’attività della giunta regionale promuove a beneficio della salute dei pugliesi e di qualificazione ambientale”.