Cultura

“La Gazzetta del Mezzogiorno” compie 130 anni: festa speciale al Teatro Curci

Nino Vinella
Anche Barletta è una tappa del calendario di eventi speciali nei teatri che il giornale sta promuovendo nelle città di Puglia e Basilicata
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“La Gazzetta del Mezzogiorno” continua a festeggiare l’anniversario dei 130 anni di vita sfogliando il lungo «album» della sua storia: lunedì 12 febbraio a partire dalle 17,30 al Teatro Curci, in corso Vittorio Emanuele (ingresso libero), Barletta è la nuova tappa del calendario di eventi speciali nei teatri che il giornale sta promuovendo nelle città di Puglia e Basilicata.

Una serata particolare, una festa molto speciale inserita nelle celebrazioni per il 515° della Disfida: “La Gazzetta del Mezzogiorno” sarà presente come in tutte le altre manifestazioni con le sue pagine storiche, con il ricordo della lunga avventura editoriale, capace di raccontare non solo il giornalismo, le cronache, i fatti, ma soprattutto la gente di Puglia e Basilicata, la gente del Nord Barese, che sarà protagonista di questa serata al «Curci».

Per 130 anni, con attenzione e amore verso il territorio, “La Gazzetta del Mezzogiorno” ha raccontato questo Territorio e nel convegno di lunedì si racconterà, declinando appunto la parola «Passioni», gli sforzi e la dedizione della popolazione e quelli del giornale nel riportare tutto ciò che in questi lunghi anni ha caratterizzato l’identità, la società, l’economia e il mondo sociale in cui il Nord Barese è nato e si è sviluppato.

Sul palco del «Curci» la serata sarà presentata da Nicoletta Virgintino. Ospiti il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso; il caporedattore e conduttore del Tg1 Francesco Giorgino, docente universitario; l’attore Lino Banfi; la cantante Erica Mou; il presidente di Confindustria Bat Sergio Fontana; il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico, amministratore delegato Megamark; il sindaco di Barletta Pasquale Cascella; il sindaco di Andria Nicola Giorgino; il sindaco di Trani Amedeo Bottaro.

Così, proprio a Barletta, “La Gazzetta del Mezzogiorno” corona il suo formidabile 130° anniversario (1887-2017) mentre anch’io ho da qualche mese ho festeggiato ufficialmente il mio “giubileo” molto speciale: i primi quarantadue anni di giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dal 22 settembre 1975.

Firma del Presidente di allora, il compianto Oronzo Valentini, mio primo Direttore a “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Lo ricordo con una sua memorabile citazione: “La cosa più difficile per un giornalista è non scrivere”. Già, perché scrivere è il nostro lavoro, il nostro unico e solo dovere. Non farlo? Delitto di omissione: significherebbe tradire la gente che crede in te, venire meno al codice deontologico, cedere alla tentazione ed al (fin troppo facile) ricatto di fare commercio delle proprie parole anziché informazione. Completa, onesta, sincera, indipendente da ogni altro potere. Come afferma l’attuale Direttore Giuseppe De Tommaso. Da Valentini a Giuseppe Giacovazzo negli Anni Ottanta, quando la Gazzetta riconobbe la valenza territoriale del Nord Barese pubblicando la pagina con i più popolosi Comuni (Barletta, Andria, Molfetta, Trani) estraendoli dall’unica storica pagina “In Terra di Bari”, per approdare all’attuale edizione de La Gazzetta del Nord Barese battezzata dal Direttore Lino Patruno.

Di anni, oggi la Gazzetta ne compie 130. Io, che ne ho ormai sessantaquattro di età, ne ho registrati quarantadue da giornalista. Due esperienze, una vita… Aggiungendone i due previsti dalla nostra legge sulla professione per diventarlo ed altri ancora precedenti (cioé quando lo stai ancora sognando…), la somma finale si dilata a cifre da mezzo secolo fa, riportandomi indietro nel tempo ad un’epoca assai remota, della mia giovinezza… Saluto con affetto e stima particolare gli Amici e Colleghi barlettani Michele Cristallo e Giuliano Rotunno, miei compagni di strada nei primi passi… e anche adesso.

In tutto questo tempo, ne ho viste e scritte di tutti i colori, una specie di lotteria con pochi gratta e vinci ma tante, tantissime, fortissime emozioni. Tutte scandite da illustri colleghi e maestri del mestiere, dagli Amici come Voi tutti, dalla mia Famiglia e soprattutto dalla gente, quella gente alla quale dalle colonne della Gazzetta mi rivolgevo, come scriveva scherzosamente un mio assiduo Lettore, “in un dialogo muto” ma ricco di parole, punti, puntini sospensivi, capoversi dove ci capivamo bene, e come!.

Già, La Gazzetta del Mezzogiorno: dal 1973 al 1997, ventiquattro anni ininterrotti di collaborazione a tutele crescenti come nel jobs act di oggi. Prima da casa per telefono agli stenografi. Poi in Redazione, i computer, i colleghi: Daloiso, Curci, Dimiccoli, Balsamo, Pinnelli, Losito, Piazzolla. Nella lista, omicidi, rapine, furti, sindaci arrestati, i quartieri, la prima 167, elezioni anticipate, crisi comunali, mercati da trasferire, la Disfida, Eraclio, Canne della Battaglia, il Barletta calcio in serie B, gli speciali…

E poi una serie di prime pagine, dov’è andata a finire la mia firma, qualcuna col gusto del gossip: come ad ottobre 1985, quando pubblicammo la vignetta di Pillinini con Pippo Baudo che sorreggeva Katia Ricciarelli dicendo “Cara, stasera… all’opera!”. L’annuncio del loro fidanzamento fu dato dal regista Zeffirelli in un meeting mentre girava Otello (Placido Domingo) a Barletta, lei la bionda Desdemona. Dettai la notizia a braccio a tarda ora e fu scoop in tutta Italia il giorno dopo….

L’indimenticabile e sempre onnipresente, viva, autorevole Gazzetta. Dalla cronaca nera allo sport, dalla politica (quante notti trascorse in consiglio comunale per le ultimora dettate dal telefono!) alla cultura ed allo spettacolo: migliaia di notizie. Spaziando in lungo ed in largo nei campi del possibile giornalistico e dell’impossibile da cittadino. Ecco il mio vissuto di persona. Questo il mio impegno.

Abbiate, abbiamo il piacere, il gusto, la responsabilità di farci capire dalla gente, senza giri di parole, senza trucco e senza inganno, andando a scavare proprio là dove ci hanno fatto capire che non ne varrebbe la pena.

I miei primi quarantadue anni da giornalista. I 130 anni de La Gazzetta del Mezzogiorno.

Questo è il mio regalo per Voi tutti: per noi che… il Giornalismo vale tutta una vita!

lunedì 12 Febbraio 2018

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