Cultura

“Piccoli crimini coniugali”, la supercoppia Bonaiuto-Placido in scena al Teatro Curci

Giacomo Caporusso
La pièce "Piccoli crimini coniugali" è tratta da un testo di Eric-Emmanuel Schmitt ,di cui lo stesso attore Michele Placido ha curato anche l'adattamento e la regia
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C’era grande attesa per la prima
apparizione del direttore artistico del Curci impegnato come attore in
questa commedia che può essere osservata attraverso tanti punti di vista,
sopratutto per distinzione di età. L’amore tra un uomo e una donna, come
nel caso specifico dei personaggi interpretati da Michele Placido e Anna
Bonaiuto
(reduce dal film Napoli velata nel ruolo di zia Adele), si
muove attraverso i sentimenti che segnano il trascorrere del tempo
insieme: innamoramento , la prima volta,l a gioia, la paura , la
delusione , la rabbia, i ricatti e gli inganni. Alla fine della
commedia, applauditissima dalla platea barlettana, il pubblico ha
recepito le emozioni che toccavano la propria esperienza.

La pièce “Piccoli crimini coniugali” , tratta da un testo di Eric-Emmanuel Schmitt ,di cui lo stesso attore
Michele Placido ha curato anche l’adattamento e la regia, si è svolta in
un unico atto, ambientato nel soggiorno dei coniugi. Scenografia molto
curata nei particolari con tanto di scalinata, da cui forse nasce
l’incidente, divano e scrivania contornati di molliche (lacrime di pane
frantumato) e lampadine fulminate mai cambiate per elaborare il lutto
della perdita di intensità luminosa. I due protagonisti sono uno
scrittore di gialli che ha perduto la memoria in seguito a un incidente
non chiaro ed una donna fragile e sottomessa, pronta a tutto pur di non
vederlo andar via.

Una coppia che da ormai quindici anni si trova a
vivere una vita tranquilla senza scossoni,fino a quando un incidente
casalingo fa perdere completamente la memoria al povero marito. Dopo il
ricovero forzato, la coppia si ritrova nuovamente insieme sotto il tetto
coniugale dove la commedia prende la forma di un racconto noir pieno di
risvolti inaspettati.Il testo di Schmitt e la bravura degli attori è un
veloce e dinamico confronto verbale; battute, ora amorevoli ora feroci,
ora ironiche ora taglienti, in uno scontro che pian piano cambierà la
verità che la donna aveva volutamente alterato. Uno scontro che si genera
la’ dove la passione inespressa di lei cerca un modo per sfogarsi con
il coniuge sordo alle sue esigenze . Lo scontro a questo punto diventa
necessario e in questo caso vitale, per poter far emergere una cruda
verità, quella che fino al quel momento era stata celata tra inganni e
speranze. La forza della disperazione nel dire apertamente quello che
tacitamente in questi quindici anni la coppia aveva percepito. Un metodo,
“l’aiuto contro”, che in questa coppia ha permesso di crescere insieme,
di rispettarsi e di convivere.

“Quando vediamo un uomo e una
donna davanti al sindaco o al prete, dobbiamo veramente chiederci: quale
dei due sarà l’assassino?”. Da questa frase la commedia apre un dibattito
sulla convivenza tra un uomo e una donna in una coppia. Un
quesito sempre irrisolto negli anni, sull’amore che puo’ sfociare in
rabbia vendetta o violenza , per evitare l’allontanameto dell’altro. Un
Michele Placido prima svampito poi brillante e talvolta ironico, che ha
interpretato il suo ruolo con la consueta grande presenza scenica accompagnata da
una bravissima Anna Bonaiuto che ha interpretato, con molta sensibilità,
una moglie disperata, dal bicchierino facile ma ancora tanto innamorata,
a tal punto che, per paura di perdere il suo compagno, ricorre anche a
bugie e stratagemmi.


sabato 13 Gennaio 2018

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