Cultura

La pianista barlettana Irene Ninno scelta per inedito di Cimarosa con la Chamber Orchestra di Londra

Nicoletta Diella
Il Direttore d'orchestra e compositore musicale presso l'Accademia Lirica Toscana "Domenico Cimarosa "di Firenze, Simone Perugini, ha scelto la nostra concittadina come prima interprete mondiale dell'opera inedita
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Si chiama Irene Ninno, ha soli 25 anni ma possiamo già annoverarla tra i talenti barlettani grazie ai quali la nostra città è presente all’estero. Tra medici, economisti, primi laureati al mondo in Ingegneria bionica, solo per annotare i più recenti citati, lei, giovane pianista, sarà la prima interprete a livello mondiale grazie ad un contratto con la Naxos ( la più grande etichetta indipendente di musica classica e una delle due più importanti al mondo per vendite) ad incidere un concerto per pianoforte e orchestra inedito di Domenico Cimarosa con la Harmonia e Chamber Orchestra di Londra.

Molto giovane e molto determinata, Irene racconta un po’ quello che è stato e che sarà il suo percorso artistico.

Come hai scoperto di avere questa grande passione per la musica

“Io non sono figlia di musicisti – spiega – mi sono accorta dell’amore per la musica durante le lezioni di musica frequentando le scuole medie e ho chiesto ai miei genitori di prendere lezioni private di pianoforte; ho avuto diversi professori, poi sono entrata prima in graduatoria al Conservatorio di Bari al primo anno accademico di primo livello con il professor Iannone con cui mi sono laureata. Ho intrapreso anche altri tipi di studi tra i quali composizione e direzione d’orchestra e poi ho deciso di proseguire il percorso artistico fuori dall’Italia”.

Qual è stata il motivo che ti ha spinta a scegliere di studiare all’estero

“Qui non c’è la cultura della musica classica, le possibilità per emergere sono veramente poche e il sistema è tale che si ha bisogno necessariamente di qualcuno che ti inserisca nel mercato concertistico, mentre all’estero, come in Francia, è tutto molto democratico, se vali emergi – risponde con un po’ di amarezza Irene – noi giovani siamo costretti ad espatriare perché viviamo in un sistema che non ci valorizza non ci consente di esprimerci. Da quando sono andata a Parigi la mia vita è cambiata. Io ero qui e non ero soddisfatta di quello che facevo, non avevo sbocchi, c’erano concerti ma capitavano raramente perché oggettivamente c’è poca attenzione del pubblico del nostro territorio, non c’è attività culturale volta alla musica classica, i festival dedicati sono pochissimi e non c’è possibilità di proporre alcunché, quindi per emergere, per farsi un nome e farsi una carriera ci si rivolge ad altro. Il fatto che io abbia avuto occasioni importanti, sia stata invitata a suonare presso l’Ambasciata Italiana a Parigi, il fatto che io mi sia esibita in occasioni importanti, mentre nel mio Paese non ho avuto possibilità di esprimermi, sta a significare che non sono io che non valgo niente ma evidentemente il sistema che non s’impegna a valorizzare i suoi talenti”.

L’incisione del concerto a Londra è frutto di ricerche e scoperte da parte del Direttore d’orchestra e compositore musicale presso l’Accademia Lirica Toscana “Domenico Cimarosa “di Firenze, Simone Perugini, il quale ha scelto la nostra concittadina come prima interprete mondiale dell’opera inedita del compositore settecentesco. Prima dell’esperienza londinese con la Naxos, la prima etichetta discografica nel modo di musica classica, il prossimo febbraio Irene studierà a Parigi, ammessa al Master “Interprétation des musiques ancienne-option fortepiano” presso l’università Sorbone di Parigi, intenzionata ad arricchire il suo percorso di studi anche con la prassi delle tastiere storiche.

Quali sono le tue sensazioni a meno di due settimane dalla partenza per Parigi

“Il fatto di vivere da sola è uno stimolo, non uno scoraggiamento; sono abituata a viaggiare, ma penso che in generale noi giovani non possiamo farci prendere da eccessivi sentimentalismi, bisogna essere pronti a costruirsi un propria strada e identità, poi sta nell’ambizione di ognuno. Io non mi sono accontentata di proseguire il mio percorso in Italia perché non ero soddisfatta di quello che ho fatto qui e aver avuto un certo tipo di successo all’estero vuol dire che ho qualcosa da dire, ma evidentemente dovevo cambiare posto. Sono felicissima di intraprendere questo percorso e spero di essere all’altezza. Per me è una grande sfida”.

Irene Ninno si è laureata in pianoforte al Conservatorio di Bari con Pasquale Iannone ed ha studiato anche composizione con il M° Federico Biscione; ha seguito corsi di perfezionamento, sempre a Parigi, con nomi come Michel Beroff e Nelson Delle Vigne. Ha tenuto svariati concerti sia in Italia che in Francia e ne ha tanti altri in programma.

Da parte nostra i complimenti e l’augurio di un meritato successo e di una splendida carriera, sperando che in futuro Irene possa ritrovare nel suo Paese d’origine le giuste possibilità e l’accoglienza che merita un’artista.

martedì 17 Ottobre 2017

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Antonia Ninno
Antonia Ninno
6 anni fa

Congratulazioni, ti auguro un futuro pieno di successi e soddisfazioni, ho il tuo stesso cognome, mi piacerebbe sapere se abbiamo dei parenti in comune. Auguri Antonia Ninno.