Cultura

Roma, Tokyo, Milano e New York, per Papaceccio nuove tappe internazionali con il Teatro Patologico

La Redazione
La "Medea" sbarcherà al Palazzo di Vetro dell' ONU a New York: sarà un evento unico, poiché per la prima volta una compagnia teatrale italiana composta da ragazzi con disabilità si esibirà alle Nazioni Unite
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Manca poco alla partenza del musicista pugliese Francesco Maria Crudele, in arte Papaceccio per la nuova tournée della Medea di Dario D’ambrosi</strong>; dopo un’estate trascorsa tra concerti, spettacoli ed innumerevoli eventi in giro per l’Italia, riprende a pieno ritmo la collaborazione artistica con il Teatro Patologico di Roma, di cui cura la direzione del coro.

La “prima” di questa ripresa della Medea è prevista il 23 settembre presso il prestigioso Teatro Quirino di Roma, per poi volare in Giappone, per il debutto all’Auditorium Umberto Agnelli dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo il 29 settembre. La compagnia di D’Ambrosi, successivamente calcherà le scene del Teatro Franco Parenti di Milano, il 5 novembre, in occasione del G7 Mondiale della Salute, ed infine il prossimo 4 dicembre, in occasione della “Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità”, la “Medea” sbarcherà al Palazzo di Vetro dell’ ONU a New York: sarà un evento unico, poiché per la prima volta una compagnia teatrale italiana composta da ragazzi con disabilità si esibirà alle Nazioni Unite e per l’occasione sarà presentato il primo Corso Universitario al Mondo di “Teatro Integrato dell’Emozione”, nato a Roma nel 2016 grazie all’idea del suo fondatore, Dario D’Ambrosi, e in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Il Corso Universitario è rivolto a disabili fisici e psichici e la sua scientificità è attestata dagli ottimi protocolli stilati in seguito ai primi due anni di sperimentazione.

Papaceccio curerà la direzione del coro composto dai ragazzi della scuola di teatro-integrato “La Magia del Teatro”, sempre al fianco di Francesco Santalucia, talentuoso musicista suo conterraneo, collega e grande amico, nonché compositore delle musiche originali dello spettacolo.

“Lavorare con Dario ed i ragazzi del Patologico è sempre una esperienza esaltante dove tutto può succedere in scena e non, e – ha dichiarato l’artista pugliese riguardo “Medea” – se aggiungiamo che il Giappone è una meta nuova per me e a lungo desiderata ne consegue tutta la grande felicità e l’enorme desiderio di portare tutta l’energia la forza e la magia del Teatro Patologico e del nostro lavoro in una terra così lontana non solo geograficamente. Sono estremante curioso di vedere come il pubblico reagirà alla poetica di Dario ed al nostro lavoro, un’emozione tutta da scoprire…looking forward! One Love”.

La conferenza stampa di presentazione del progetto si è tenuta lunedì 18 settembre alle ore 11.00 presso la Sala piccola della Protomoteca in Campidoglio. È intervenuta all’evento la Sindaca Virginia Raggi, che ha lasciato questo messaggio sul profilo pubblico facebook:” Il prossimo 4 dicembre i ragazzi dell’Associazione Teatro Patologico di Roma si esibiranno al Palazzo delle Nazioni Unite a New York. È un motivo di grande orgoglio per la città e voglio condividerlo con voi.

Il Teatro Patologico è un luogo speciale perché a salire sul palco sono attori con disabilità e artisti affermati. Un’esperienza unica al mondo grazie ad un metodo innovativo: qui si incontrano il teatro e le disabilità consentendo il dialogo tra docenti, allievi, assistenti sociali e operatori sociali.

Questo metodo è diventato oggetto di studio in tantissimi Paesi. Ed è l’esempio di come, con impegno e dedizione, sia possibile costruire dal basso iniziative in grado di migliorare realmente la vita delle persone.

Oggi abbiamo presentato, in Campidoglio, lo spettacolo ‘Medea’, che la compagnia insieme all’attore Sebastiano Somma metterà in scena il 23 e il 24 settembre presso il Quirino, uno dei teatri più importanti della città. Lo spazio teatrale diventa il luogo ideale in cui sprigionare la propria individualità all’interno di un meccanismo collettivo, favorendo il contagio tra idee, emozioni ed esperienze. Un lavoro la cui importanza è stata più volte riconosciuta dalla comunità scientifico-psichiatrica nazionale e internazionale che ha sottolineato l’effetto positivo della rappresentazione scenica sulla persona.

L’Associazione Teatro Patologico rappresenta un’eccellenza di Roma che sta riscuotendo enormi consensi in tutto il mondo: grazie a un instancabile lavoro quotidiano, il prossimo dicembre andrà all’Onu. È la dimostrazione pratica di come sia possibile abbattere ogni barriera, tramite percorsi inclusivi e integrati”.

La Medea

Lo spettacolo vede in scena ragazzi con disabilità e attori professionisti, tra cui Almerica Schiavo nel ruolo di Medea, Sebastiano Somma nel ruolo di Creonte, Paolo Vaselli nel ruolo di Giasone, Morgana Forcella e Michela D’Ambrosi nel ruolo di Glauce. L’adattamento possiede come elemento centrale il rapporto tra corpo e linguaggio: un corpo che si fa lingua e comunicazione, grazie all’importantissimo ruolo che ricoprirà la musica dal vivo di Papaceccio e Francesco Santalucia. Il linguaggio assume sostanza soprattutto attraverso l’uso del greco antico. Lo spettacolo prevede infatti sia l’uso dell’italiano che del greco antico (risultato di un attento lavoro di studio e consulenze filologiche). Ciò che ha delineato i diversi momenti e quindi il diverso uso delle due lingue è proprio l’emozionalità, i diversi stati emotivi che caratterizzano questa violenta quanto commovente storia. La musica dal vivo accompagna i momenti in greco antico, non come semplice tappeto musicale ma come vero e proprio intervento corporeo ad arricchire, completare le suggestioni che saranno evocate da un lingua così antica e musicale; la lingua italiana sarà lasciata al silenzio, all’assenza di musica, a quella carica di suggestioni ed emozioni che saranno presenti nei monologhi di Medea quanto nei rapidi e intensi scambi di battute.

La scelta del testo ed il successivo lavoro di sperimentazione dimostrano che il lavoro di D’Ambrosi con i ragazzi con disabilità, non sono solo una forma di terapia, ma anche la fantastica possibilità di espressione artistica ed emotiva, un luogo di aggregazione e di formazione entusiasmante in cui giocare e divertirsi sul serio, in cui i ragazzi disabili hanno potuto sentirsi ed essere finalmente protagonisti.

Adattamento e regia: Dario D’Ambrosi

Interpreti: Almerica Schiavo, Sebastiano Somma, Paolo Vaselli, Morgana Forcella, Michela D’Ambrosi

Coro: Antei Emanuele, Bischetti Fabio, De Persio Fabio, Ferrari Andrea, Fronticelli Baldelli Nicolò, Giliberti Gilberto, Giliberti Paolo, Sorcini Silvia,Starace Marina, Terracini Claudia, Tortosa Daniele

Musiche originali: Francesco Santalucia

Direzione coro: Papaceccio

Costumi: Raffaella Toni

Organizzazione: Valeria Gaveglia

Biografia Francesco Maria Crudele in arte “Papaceccio-nasce come dj e musicista per affermarsi in seguito come autore di musiche per teatro e cinema.

Dopo aver studiato “Musica Teatro e Cinema” all’Università degli Studi di Perugia, l’anima poliedrica di Papaceccio approda al teatro sia in veste di compositore che come interprete, performer dal vivo e attore.

Le percussioni sono una delle sue grandi passioni e proprio sulla storia del ritmo scrive ed interpreta “Ritmi dal mondo”, scritta a quattro mani con Peppe Stefanelli è un’opera a metà tra un live show musicale e performance teatrale.

Papaceccio nella sua città di origine Barletta collabora stabilmente con la compagnia “Teatro dei Borgia”, formazione teatrale del respiro internazionale, diretta dal regista e attore barlettano, Gianpiero Borgia, per la quale ricopre il ruolo di MMC ovvero Music and Master Ceremonies, ed inoltre ha collaborato in Italia e all’estero con registi ed attori dal calibro di Jan Fabre, Gigi Proietti, Dario D’Ambrosi, Michele Placido, Franco Branciaroli e Manuela Mandracchia.

Parallelamente porta avanti la sua carriera da musicista, cantante e dj affermandosi sulle maggiori scene europee collaborando in studio e dal vivo con artisti come Jovanotti, Michael Franti, the Spearheads, Coolio, Paolo Belli & Big Band, Peppe Stefanelli, Dadi T, Tony Esposito, Frankie Hi Nrg Mc e ancora Serena Brancale e Raf.

Ha all’attivo diversi lavori discografici ed è impegnato in diversi progetti musicali, tra cui quello di Tuppi e Tha Tribe.

Dario D’Ambrosi – Autore, regista e attore, porta avanti da oltre trent’anni la sua personale ricerca sulla follia sviluppando trasposizioni teatrali e fondando la formula del suo teatro, definito Teatro Patologico. Trasferitosi a New York negli anni 70 incontra Ellen Steward, fondatrice del Cafè La Mama, dove esordisce con Tutti non ci sono. Tra gli altri La trota, I giorni di Antonio, Il ronzio delle mosche, Allucinazioni da psicofarmaci, Cose da pazzi, Il principe della follia, Il nulla, Frusta-azioni, Un regno per il mio cavallo. Recita a fianco di artisti come Anthony Hopkins, Jessica Lange, Ben Gazzara, Sergio Castellitto, Dario Fo, Mel Gibson. È Canton in Romanzo Criminale della serie Sky.

domenica 24 Settembre 2017

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