Cultura

130 anni di Gazzetta del Mezzogiorno, il giornalista Nino Vinella racconta

La Redazione
Nino Vinella festeggia 42 anni di iscrizione all'Ordine, dei quali 24 come giornalista della Gazzetta
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“Dal 26 giugno 2017, La Gazzetta del Mezzogiorno apre il ciclo degli eventi per il suo formidabile 130° anniversario (1887-2017) ed anch’io mi preparo a festeggiare ufficialmente il mio ormai prossimo “giubileo” molto speciale: i primi quarantadue anni di giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dal 22 settembre 1975.

Firma del Presidente di allora, il compianto Oronzo Valentini, mio primo Direttore a La Gazzetta del Mezzogiorno. Lo ricordo con una sua memorabile citazione: “La cosa più difficile per un giornalista è non scrivere”. Già, perché scrivere è il nostro lavoro, il nostro unico e solo dovere. Non farlo? Delitto di omissione: significherebbe tradire la gente che crede in te, venire meno al codice deontologico, cedere alla tentazione ed al (fin troppo facile) ricatto di fare commercio delle proprie parole anziché informazione. Completa, onesta, sincera, indipendente da ogni altro potere. Come afferma l’attuale Direttore Giuseppe De Tommaso. Da Valentini a Giuseppe Giacovazzo negli Anni Ottanta, quando la Gazzetta riconobbe la valenza territoriale del Nord Barese pubblicando la pagina con i più popolosi Comuni (Barletta, Andria, Molfetta, Trani) estraendoli dall’unica storica pagina “In Terra di Bari”, per approdare all’attuale edizione de La Gazzetta del Nord Barese battezzata dal Direttore Lino Patruno.

Quarantadue anni, una vita… Aggiungendone i due previsti dalla nostra legge sulla professione per diventarlo ed altri ancora precedenti (cioé quando lo stai ancora sognando…), la somma finale si dilata a cifre da mezzo secolo fa, riportandomi indietro nel tempo ad un’epoca assai remota, della mia giovinezza… Saluto con affetto e stima particolare gli Amici e Colleghi barlettani Michele Cristallo e Giuliano Rotunno, miei compagni di strada nei primi passi… e anche adesso.

In tutto questo tempo, ne ho viste e scritte di tutti i colori, una specie di lotteria con pochi gratta e vinci ma tante, tantissime, fortissime emozioni. Tutte scandite da illustri colleghi e maestri del mestiere, dagli Amici come Voi tutti, dalla mia Famiglia e soprattutto dalla gente, quella gente alla quale dalle colonne della Gazzetta mi rivolgevo, come scriveva scherzosamente un mio assiduo Lettore, “in un dialogo muto” ma ricco di parole, punti, puntini sospensivi, capoversi dove ci capivamo bene, e come!.

Già, La Gazzetta del Mezzogiorno: dal 1973 al 1997, ventiquattro anni ininterrotti di collaborazione a tutele crescenti come nel jobs act di oggi. Prima da casa per telefono agli stenografi. Poi in Redazione, i computer, i colleghi: Daloiso, Curci, Dimiccoli, Balsamo, Pinnelli, Losito, Piazzolla. Nella lista, omicidi, rapine, furti, sindaci arrestati, i quartieri, la prima 167, elezioni anticipate, crisi comunali, mercati da trasferire, la Disfida, Eraclio, Canne della Battaglia, il Barletta calcio in serie B, gli speciali…

E poi una serie di prime pagine, dov’è andata a finire la mia firma, qualcuna col gusto del gossip: come ad ottobre 1985, quando pubblicammo la vignetta di Pillinini con Pippo Baudo che sorreggeva Katia Ricciarelli dicendo “Cara, stasera… all’opera!”. L’annuncio del loro fidanzamento fu dato dal regista Zeffirelli in un meeting mentre girava Otello (Placido Domingo) a Barletta, lei la bionda Desdemona. Dettai la notizia a braccio a tarda ora e fu scoop in tutta Italia il giorno dopo….

L’indimenticabile e sempre onnipresente, viva, autorevole Gazzetta. Dalla cronaca nera allo sport, dalla politica (quante notti trascorse in consiglio comunale per le ultimora dettate dal telefono!) alla cultura ed allo spettacolo: migliaia di notizie. Spaziando in lungo ed in largo nei campi del possibile giornalistico e dell’impossibile da cittadino. Ecco il mio vissuto di persona. Questo il mio impegno.

Abbiate, abbiamo il piacere, il gusto, la responsabilità di farci capire dalla gente, senza giri di parole, senza trucco e senza inganno, andando a scavare proprio là dove ci hanno fatto capire che non ne varrebbe la pena.

I miei, ormai prossimi e primi quarantadue anni da giornalista. I 130 anni de La Gazzetta del Mezzogiorno. Questo è il mio regalo per Voi tutti: per noi che… il Giornalismo vale tutta una vita!”

Nino Vinella

Barletta, lunedì 26 giugno 2017

lunedì 26 Giugno 2017

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