Cultura

Cittadella di Canne, 80 anni fa l’acquisto da parte del Comune di Barletta

La Redazione
Un incontro pubblico dal titolo "80° anniversario dell'acquisizione al patrimonio comunale della Cittadella di Canne della Battaglia 1937 – 2017"
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Ottant’anni fa, il 26 giugno 1937, a firma del podestà Michele Picardi, il Comune di Barletta acquistava la Cittadella di Canne della Battaglia. Ottant’anni dopo, lunedì 26 giugno 2017, alle ore 18, nel salone di rappresentanza del Circolo Unione (Viale Giannone – Giardini De Nittis) si svolgerà l’incontro pubblico e la giornata di studio dal titolo “80° anniversario dell’acquisizione al patrimonio comunale della Cittadella di Canne della Battaglia 1937 – 2017” promossa dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e dall’Associazione Consiglieri Comunali Emeriti (A.C.C.E.) di Barletta.


Il programma dei lavori:

saluti del Presidente del Circolo Unione Prof. Costantino Palmitessa; interventi delle Autorità; introduzione dei lavori a cura del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia (presidente il giornalista Nino Vinella); prolusione a cura dell’A.C.C.E. Associazione Consiglieri Comunali Emeriti (presidente avv. Raffaele Grimaldi, già Sindaco di Barletta); relazione tematica con proiezione a cura di Michele Grimaldi, responsabile della Sezione di Archivio di Stato – Barletta; cerimonia di consegna delle tessere ai Soci fondatori della Sede Archeoclub d’Italia Onlus Canne della Battaglia – Barletta.


“Nei carteggi d’archivio si scopre un tesoro: come ammoniva l’indimenticabile campione Pietro Mennea, prestigioso alfiere Pro Canne della Battaglia, ospite del nostro Comitato ad agosto 2000 nella sua veste di parlamentare europeo – si legge in una nota diffusa dagli Organizzatori – E raccontava: quando nel villaggio i paesani seppellirono un vecchio morto povero e cieco – disse il grande campione allora eurodeputato – tutti si accorsero che quel povero cieco era vissuto sedendo per tutta la vita su di un forziere nascosto sotto una panca di pietra. Ma lui era convinto di essere rimasto povero solo perché non riuscì mai a vederlo… Quel cieco siamo noi barlettani. E sotto quella panca di pietra c’è il “tesoro” di Canne della Battaglia. Sta a noi riuscire a vederlo”. Alle profetiche parole di Pietro Mennea si aggiunge l’attualità. Fra qualche giorno sarà riaperto al pubblico l’Antiquarium: stanno infatti per terminare i lavori costati allo Stato un milione e 400mila euro, e la novità sarà la sala multimediale per assistere alla vittoria di Annibale in 3D. Resta il problema di massimizzare questo ulteriore sforzo economico con ritorni di profitto e di cultura. Ma se rivedessimo la storia di questi ultimi ottant’anni scopriremmo che ci vollero dieci anni per arrivare all’acquisto.

Le trattative del Comune di Barletta, avviate nel 1927 dal Commissario prefettizio con la famiglia abruzzese dei Cocco di Avezzano, partirono con la richiesta di prendere in fitto una parte della loro proprietà per favorire le indagini di scavo archeologico nel terreno adibito a pascolo per le greggi sulla via della transumanza. Il legame fra Puglia ed Abruzzo era molto forte, in particolare con la parte più settentrionale della nostra regione geograficamente più vicina. Dettaglio importante: i contatti furono sempre mantenuti passando da Andria, dove i proprietari avevano il loro riferimento costante per motivi di parentela e da dove dirigevano le operazioni legali. Andria possiede molte proprietà fondiarie nell’agro di Canne della Battaglia, ivi compresa la Fontana di San Ruggiero, dedicata al Patrono di Barletta su suolo andriese…

La storia dice che Barletta ha investito propri denari pubblici in un suolo agricolo ad uso di pastorizia ottant’anni fa e pian piano lo ha valorizzato come area archeologicamente rilevante: il ministro della pubblica istruzione Aldo Moro inaugurò l’originario Museo Cannense costruito nel 1958 (ad aprile 2018 ricorreranno i sessant’anni) con i soldi della Cassa del Mezzogiorno.

Ora è tempo di far fruttare quell’investimento a beneficio di tutti. Canne della Battaglia siamo noi. Come Barletta. E forse anche di più… Un grazie particolare va all’intero staff del mensile free press “Barletta siamo noi” brillantemente diretto da Martina Damiani (Editore Ruggiero Pedico) per aver sostenuto il progetto di una sempre più perfetta integrazione e sinergia a favore della promozione del nostro Territorio”.

Infoline e Segretariato Organizzativo cell. 340 0607620

venerdì 23 Giugno 2017

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