Cultura

Parrocchia San Nicola, si inaugura l’oratorio

La Redazione
"Dopo circa trent'anni l'insperato si realizza e la Parrocchia e l'intero quartiere SetteFrati potranno godere di uno spazio dove dare inizio all'esperienza dell'oratorio"
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Lunedì 26 giugno 2017, a Barletta, nella Parrocchia San Nicola, alle ore 19.00, avrà luogo la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri con la partecipazione dei bambini. Seguirà alle ore 20.00 l’inaugurazione e benedizione dell’area dedicata all’oratorio. Alle 20.30 si terrà lo spettacolo “Fuori dal coro. Start up Oratorio Estivo 2k17” con balli e animazione.

Alla inaugurazione e benedizione dell’area interverranno:

  • S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
  • Mons. Angelo Dipasquale, Economo diocesano
  • Mons. Filippo Salvo, Vicario Episcopale di Barletta
  • Pasquale Cascella, Sindaco di Barletta
  • Filippo Caracciolo, Presidente V Commissione consiliare regionale (Ambiente – Assetto e utilizzazione del territorio)
  • Azzurra Pelle, Assessore alle Politiche per il territorio
  • Marina Dimatteo, Assessore ai Lavori pubblici e manutenzioni.

A proposito dell’evento, che rappresenta per la parrocchia un punto di arrivo storico, Don Giuseppe Cavaliere, Parroco di San Nicola, ha rilasciato una dichiarazione di cui di seguito si propone il testo. Una nota, a proposito è stata realizzata dal Consiglio Pastorale Parrocchiale.

“C’è un momento nella vita, – dichiara Don Giuseppe – in cui chi vive un evento, prima o poi, lo racconta ad altri. ‘Non affronteremmo un viaggio in mare – scriveva Blaise Pascal – per il solo piacere di vedere, senza speranza di poterlo mai raccontare’. Lunedì 26 giugno p.v., invito tutti all’inaugurazione dell’area destinata alla realizzazione dell’Oratorio, per raccontarvi la realizzazione di un sogno, l’accadimento insperato, la gioia di poter finalmente vivere per la prima volta nella storia della parrocchia l’Oratorio estivo all’aperto.

È solo il primo capitolo di un racconto ancora tutto da scrivere. È il punto di partenza per continuare a raccontare alle generazioni future che “partecipare” è un verbo che tutti dobbiamo imparare a declinare al presente, ogni giorno.

Quando le istituzioni civili e religiose, fuori da ogni becero personalismo, dialogano, si confrontano, s’incontrano, allora non può che realizzarsi il bene comune, cioè di tutti, della collettività.

Da oggi la Chiesa si fa carico, con tutti gli oneri di spesa, di riqualificare uno spazio diventato da anni, ricettacolo d’immondizie, d’escrementi di animali, di continuo degrado. Da oggi la Chiesa nell’esperienza dell’oratorio si pone come il volano per diventare luogo, spazio educativo per imparare a crescere da “buoni cristiani ed onesti cittadini”(don Bosco). La Chiesa non è un luogo alternativo agli intrattenimenti del mondo, ma luogo che trattiene, come due mani ben chiuse trattengono l’acqua prima che venga portata alla bocca, come un otre il vino buono. Quell’acqua fresca, quel vino buono per noi cristiani sono Lui, Gesù Cristo.

La Chiesa che trattiene è quella che sa dare un campo di calcetto e di pallavolo o l’esperienza dell’animazione, del teatro, con la consapevolezza che Gesù è anche lì, trattenuto nella gioia d’imparare a dare un calcio al pallone, di far sorridere i più piccoli attraverso la semplicità di un gioco, nella passione d’imparare a calcare un palco.

Il 18 novembre di quest’anno, ricorre il 25° anniversario di morte di don Michele Tatò, parroco fondatore della Parrocchia di San Nicola. Una semplice coincidenza cronologica? Nel tutto di Dio e nella Sua volontà si realizza il desiderio originario di don Michele che, nella sua indole pacata e di animo buono, già pensava a uno spazio per i bambini e i giovani.

Allora continuiamo a camminare senza indugio, ognuno continui a fare la sua parte nel silenzio operoso, e a lavorare perché la nostra comunità fiorisca in tutte le sue forme, e racconti Dio come frammento della sua Parola. L’entusiasmo e la felicità del momento porta molti a desiderare e a voler realizzare tutto e subito.

Volesse il cielo! Mi piace vedervi sognare la realizzazione di un campetto da calcio, di un area gioco per bambini, di uno spazio verde per le famiglie…e devo ammettere che i vostri sogni assomigliano molto ai miei. Ma lasciamo fare a Dio. Questa comunità continua a crescere (e io posso dirlo a ragione perché è la mia parrocchia di origine in cui ho trascorso i miei anni da seminarista) con il poco di ognuno, nello stile della cultura contadina di cui è intessuto questo territorio e da cui io stesso provengo, in cui alla pazienza dell’attesa è unita la prudenza di realizzare solo ciò che si può, senza andare oltre presumendo di se stessi.

“Gli uni gli altri”! Questa è la parola d’ordine, la cartina tornasole del nostro essere cristiani. “Ognuno per se stessi” è la parola d’ordine del mondo. Ma questo agire può portare perfino alla morte e diventare persino pericoloso. E allora restiamo svegli e continuiamo a camminare ad maiorem dei gloriam”

NOTA DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

“Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo” . Le parole di Albert Einstein risuonano oggi come un’eco e la comunità di San Nicola, contro ogni scetticismo, può far suo questo felice pensiero!

Sì, perché dopo circa trent’anni l’insperato si realizza e la Parrocchia e l’intero quartiere SetteFrati, potranno godere di uno spazio dove dare inizio all’esperienza dell’oratorio, inteso come luogo che accoglie, aggrega e sedimenta quelle condizioni per la crescita umana e cristiana.

Lunedì 26 giugno p.v., alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri e delle autorità civili verrà finalmente inaugurata l’area di circa mq 1.500, che nella seduta del 20 marzo u.s., il Consiglio Comunale ha dato in concessione alla Parrocchia di San Nicola per finalità ludico- ricreative.

L’idea, per molti utopica, di realizzare l’area in questione era già nei sogni di Don Michele Tatò, parroco fondatore della parrocchia ma il susseguirsi di eventi e circostanze sempre sfavorevoli non ne ha permesso la realizzazione.

La comunità di San Nicola ha ricominciato a sperare che il vento cambiasse quando nel novembre 2014 il parroco Don Giuseppe Cavaliere ha presentato al comune la richiesta di un terreno adiacente alla parrocchia per colmare la storica carenza di uno spazio adibito a parco giochi per bambini, ad area verde attrezzata che fungesse da collante sociale. E’ stato questo l’incipit di un lungo travaglio burocratico, di un lungo lavoro animato dalle speranze di molti ma in cui pochi realmente credevano.

Si sottovalutavano evidentemente la tenacia, il coraggio e la determinazione di don Giuseppe da poco insediatosi che, senza mai arrendersi di fronte alle mille difficoltà, ha portato a compimento quel mosaico a cui molte tessere ancora mancavano. Nel silenzio operoso e discreto si è reso strumento della Divina Provvidenza dimostrando che le grandi imprese vengono eseguite non con la forza ma con la perseveranza.

“Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso”, diceva N. Mandela e don Giuseppe oggi è riconosciuto dalla sua comunità come colui che ha permesso la realizzazione di un sogno. Ha dimostrato che quando si lavora ad un progetto con dedizione, professionalità, entusiasmo e passione non c’è ostacolo che non possa essere superato e non c’è obiettivo che non possa essere raggiunto.

Finalmente l’intero quartiere può gioire con lui perché l’area avuta in concessione permetterà ai bambini, ai giovani, alla collettività tutta di incontrarsi, relazionarsi, crescere umanamente e cristianamente e “lasciarsi trattenere” da quello spirito evangelico di cui la chiesa si fa annunciatrice.

Ora tutti giustamente presi dall’euforia che quest’evento ha scatenato sognano ancor di più: sognano un parco giochi per bambini, un campetto da calcio per i ragazzi, un’area verde strutturata per il tempo libero dei residenti …, ma ovviamente l’inaugurazione del terreno che si terrà lunedì è solo l’inizio.

La parrocchia si è assunta l’onere e l’impegno di riqualificare e gestire l’area a lei concessa ma davvero tanto è il lavoro da fare, davvero troppo è il dispendio economico e certamente non basterà una lotteria di beneficenza a garantire la realizzazione immediata di quanto è ancora in progetto.

Ora più che mai è necessaria la partecipazione di tutti, parrocchiani e non, perché gli eventi di oggi e i suoi protagonisti hanno dimostrato che se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia.

Sia questo l’augurio che la comunità di San Nicola fa a se stessa e all’intero quartiere! Sia questo il momento della presa di coscienza da parte di tutti a rimboccarsi le maniche, a non lasciarsi trascinare e travolgere passivamente dagli eventi ma a farsi partecipi e protagonisti di una storia, una bella storia che con la collaborazione di tutti può concludersi a lieto fine.

giovedì 22 Giugno 2017

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