Cultura

“Quei tragici fatti del marzo 1956”- Morire per pane e lavoro: la scuola “Dimiccoli” ricorda

La Redazione
Giornata di approfondimento e di riflessione su quel tragico episodio
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I ragazzi ricordano gli avvenimenti del 14 marzo 1956. Oggi, nel plesso Dimiccoli dell’omonimo istituto comprensivo Musti-­‐Dimiccoli, in via Mura del Carmine, con inizio alle ore 9,30, giornata di approfondimento e di riflessione su quel tragico episodio che, al culmine dell’eccezionale e freddissima ondata di maltempo su tutta l’Italia ricordata anche da Mia Martini nel suo brano “La nevicata del ‘56”, portò ad una sommossa popolare per la scarsità degli alimenti di prima necessità, sommossa terminata nel sangue con tre disoccupati uccisi nei disordini con la polizia.

L’attività, coordinata fra l’istituto comprensivo Musti-­‐Dimiccoli ed il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia quale forma continuativa di collaborazione storico-­‐culturale nel territorio cittadino, si aprirà con la proiezione del documentario filmato realizzato dalla CGIL in occasione del suo centenario, DVD dal titolo “Quei tragici fatti del marzo 1956” (Morire per pane e lavoro), regia di Costantino Foschini.

Il successivo dibattito-­‐intervista con gli alunni delle classi medie della Dimiccoli sarà condotto dal giornalista Nino Vinella, anch’egli fra i collaboratori del documentario, allo scopo di suscitare un utile confronto sulle tematiche connesse al disagio sociale, in quei tempi come oggigiorno. Seguirà, alle ore 11, un momento di preghiera e di riflessione in via Manfredi, dinanzi alla lapide che ricorda gli avvenimenti, dove sarà deposta una corona di alloro, in presenza delle autorità fra cui l’assessore alla pubblica istruzione, Patrizia Mele.

martedì 14 Marzo 2017

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Antonio Saullo
Antonio Saullo
7 anni fa

Il nostro Sud ha tanti fatti da raccontare. Ricordo anche l' eccidio di Torre Melissa in Calabria avvenuto nel 1949. I contadini erano andati a cercar lavor su un latifondo. Le forze dell'ordine attaccarono e ci furono diversi morti. In quegli stessi giorni ci furono scontri in altri luoghi con le forze dell' ordine, tipo quello avvenuto alle ferriere Ferdinandee. Il latifondo, il problema dell' acqua, lo spopolamento l' abbandono di campi e boschi, il basso livello delle nostre scuole e altri fenomeni tipici del nostro Sud, sono la zavorra per tentare di colmare il divario con altre zone del paese. Ovviamente ci sono anche molte cose buone che dovremmo ulteriormente valorizzare. Saluti Antonio Saullo