È andato in scena ieri, venerdì 17 febbraio, con repliche nel fine settimana al teatro Curci di Barletta, "Il padre", con un cast di eccezione con Lucrezia Lante Della Rovere e Alessandro Haber, rispettivamente figlia e padre. Un viaggio crudo e reale nel mondo dell'Alzheimer.Una persona stravolta dalla malattia, un cammino lento e straziante, attraverso gli occhi di una figlia unica, Anna, costretta a soffrire e morire dentro, con la speranza sempre più remota di fermare il lento decadimento di un padre sempre più smarrito e distaccato dalla realtà.
Un mutamento che procede di pari passo sul palco con lo svuotamento di quell'appartamento del padre prima e della figlia dopo, dei mobili e suppellettili fino a giungere in una fredda e asettica cameretta di una struttura per anziani. Una pièce di grande intensità che mette a nudo il mondo dell'Alzhaimer, che in Italia colpisce circa un milione di persone. Le paure e le ansie di chi come Anna si trova a combattere quotidianamente con i sensi di colpa di dover abbandonare il proprio caro, perché quella è la soluzione migliore; guardare un uomo che da sempre con il suo carattere incuteva paura e rispetto ed ora lo ritrova come un bambino da accudire e proteggere.Una situazione così atroce a cui si aggiunge una vita sentimentale messa a repentaglio dal compagno che in una scena forte dello spettacolo schiaffeggia e impaurisce il povero Andrea.
Una straordinaria interpretazione di Haber che nei panni di Andrea riesce a trasmettere al pubblico gli aspetti inequivocabili di un malato di Alzheimer: la rabbia, la diffidenza,la fantasia e l'ira che scatena il suo modo di fare e di mentire, dovuto alla perdita di memoria e freni inibitori che man mano vengono pian piano distrutti dalla malattia. Una rappresentazione pungente ed intensa che tra le righe offre una soluzione seppur parziale: l'ironia e la consapevolezza di trattare con un bambino e non con un rompiballe che si diverte a distruggere i progetti dei suoi cari.