Cronaca

Alfredo Reichlin, Barletta rinsalda il legame con il cittadino onorario

La Redazione
Numerose le testimonianze di vicinanza, tra cui una commossa vignetta di Sergio Staino
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“Sin
dalla giovane età si è battuto per gli ideali di libertà e di
democrazia già partecipando alla resistenza contro la dittatura fascista
e l’occupazione nazista, per poi contribuire alla ricostruzione
unitaria della nazione, all’allargamento delle sue basi sociali e al
consolidamento dei valori di giustizia e di progresso civile lungo un
ininterrotto percorso, sostenendo con autorevolezza la causa del
riscatto del Mezzogiorno”. Questa la motivazione della cittadinanza
onoraria conferita nel 2015 dal Consiglio comunale ad Alfredo Reichlin
,
che a Barletta era nato nel 1925, per rinsaldare il legame, in occasione
del 90° compleanno, con un riconoscimento che purtroppo la malattia non
gli ha consentito di ritirare.

Ha, però, lasciato alla sua città
di origine una testimonianza che, nella prima ricorrenza della
scomparsa, mercoledì 21 marzo,
sarà simbolicamente affidata alle nuove
generazioni. “Ripartire dal futuro”, sarà il messaggio di Reichlin che
suggellerà alle ore 12.00 la intitolazione al cittadino onorario del
viale pedonale nell’area della Ex Distilleria
, dove si vuole recuperare
l’archeologia delle antiche attività produttive con una idea moderna di
sviluppo compatibile “che – ha rilevato il sindaco Pasquale Cascella –
superi la divisione della città e, metaforicamente, le divisioni che in
questa fase attraversa la società e il paese”. Qui, saranno proprio
alcune delegazioni delle scuole cittadine a ricordare il legame del
“partigiano, intellettuale e politico” con la sua città natale.

Nel
pomeriggio, alle 16.30, la sala rossa del Castello ospiterà la
riflessione pubblica incentrata sulla figura di Reichlin,
promossa
d’intesa con i familiari, in collaborazione con la Fondazione Gramsci e
la Fondazione Di Vagno rappresentate rispettivamente da Franco Cassano e
Gianvito Mastroleo.

Hanno annunciato la loro partecipazione
collaboratori ed esponenti politici che con Alfredo Reichlin avevano
condiviso passaggi cruciali della vita nazionale, tra i quali Massimo
D’Alema, Paolo Franchi, Alessandro e Giuseppe Laterza e Luigi Zanda.

Numerose
le testimonianze di vicinanza, tra cui una commossa vignetta di Sergio
Staino
. Appassionato anche il richiamo di Giuliano Amato: “Alfredo non
aveva mai smesso di leggere, e di invitare a leggere, nelle vicende del
XXI secolo non le ragioni della fine della sinistra, ma quelle per un
suo rinnovato radicamento nel bisogno di eguaglianza, di democrazia, di
tutela dei diritti individuali ma anche dell’interesse collettivo, di
cui altri si sono resi interpreti, mancando però di quella visione
generale e di quella attenzione ai gangli dell’economia e della coesione
sociale, che erano e dovevano restare i tratti caratterizzanti della
sinistra”.

Il Presidente emerito Giorgio Napolitano ha inviato un
messaggio video nel quale si richiama il “rapporto intimo e
assolutamente determinante di Reichlin con la Puglia”, che ha segnato
“tutto quello che ha dato nel corso di lunghi anni alla vita politica,
alla vita parlamentare e al progresso generale del nostro paese”.

martedì 20 Marzo 2018

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