Cronaca

Atti vandalici all’Orto botanico, il sindaco: «Nessun sabotaggio fermerà la riqualificazione»

La Redazione
"Ricercare insieme, da subito, le modalità di cooperazione, valorizzazione e gestione per cancellare la vergogna di queste ore", dichiara Cascella
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L’Orto botanico ancora al centro della cronaca a Barletta, stavolta per un atto vandalico scoperto nella serata di ieri, in seguito a un controllo. Ignoti si sarebbero introdotti nella struttura con l’intento di portare via infissi, vetrate e centraline elettriche. Sul posto questa mattina la Polizia, tecnici comunali e anche il sindaco Pasquale Cascella, che ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Ancora un atto di vandalismo a Barletta, all’interno dell’Orto
botanico, tanto più grave perché al tentativo di rubare un po’ di materiale
dagli infissi dell’immobile, dal quale ricavare ben poco, si è associato una
sistematica distruzione di parti essenziali della struttura, con ingenti
danni destinati a gravare sulla collettività. Le indagini sono in corso, e c’è
da auspicare che ogni cittadino possa offrire elementi utili a individuare e
colpire i responsabili. Perché questi atti di devastazione offendono la cultura
civica della intera città,
che proprio nell’area dell’ex distilleria,
immediatamente alle spalle della stazione ferroviaria che divide Il centro
storico dalle nuove aree residenziali, stanno mettendo alla prova una visione
di rigenerazione e riunificazione urbanistica. L’Orto botanico è stato uno dei
primi interventi pubblici teso a recuperare servizi essenziali in un’area
delicata della città, ma purtroppo è rimasto a lungo incompiuto. Peraltro,
è ancora oggetto di procedimenti giudiziari
sugli atti originali e sulla
realizzazione di un appello, addirittura con il sequestro del bene. Questa Amministrazione
comunale ne aveva richiesto, e pochi mesi fa ha ottenuto dal magistrato, il
dissequestro, proprio per provare, con la consapevolezza delle risorse
necessarie a far fronte alle prescrizioni giudiziarie, a restituirlo almeno a
qualche funzione pubblica, collocando nel cosiddetto ufficio muro il proprio
Ufficio Agricoltura, concordando con la Regione l’insediamento in particolari
locali esterni del nuovo servizio di Polizia ambientale e proponendo alla
Provincia di acquisire la struttura interna per i propri servizi tecnici e
ambientali.

E c’è da chiedersi se non siano state proprie queste attività, che
sappiamo dover scontare limiti e difficoltà burocratiche, a richiamare certe ‘attenzioni’
ai danni della riqualificazione dell’Orto botanico.
Se così fosse, è bene che
chi ha la responsabilità dei procedimenti in atto lanci un messaggio chiaro e
forte: nessun sabotaggio fermerà l’impegno pubblico a sostegno della
rifunzionalizzazione, dell’efficienza e della qualità di un patrimonio pubblico
essenziale per l’intera cittadinanza, anche se i procedimenti aperti dovranno
ora scontare le difficoltà (anche finanziarie) dell’ultima devastazione. Ma
questo messaggio sarebbe ancora più efficace se sostenuto dalla volontà delle
forze associative e civili della città, (peraltro già impegnate nell’area, come
con l’Incubatore e il Gos), a essere partecipi della attività di
ristrutturazione e riqualificazione attraverso forme di partenariato che
integrino le concessioni fin qui prefigurate o rispondano comunque alle
finalità per cui quelle opere sono state originariamente finanziate. Se così
fosse, potremmo ricercare insieme, da subito, le modalità di
cooperazione, valorizzazione e gestione per cancellare la vergogna di queste
ore con una nuova esperienza di partecipazione sociale e di vitalità civica”.

sabato 29 Aprile 2017

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