Cronaca

Rom trasferiti in via Vecchia Andria, pagheranno 30 euro al mese per ogni container

Nicoletta Diella
Il campo Rom è stato sgomberato e l'area ripulita
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Si è svolto questa mattina lo sgombero in zona 167 dell’area adibita a residenza della etnia Rom di Barletta. Le operazioni sono partite nella prima mattinata quando, dopo il trasferimento delle famiglie, la Bar.S.A in collaborazione con un'azienda dotata di attrezzature adeguate, la Reciclair, ha proceduto a demolire le baracche presenti e ripulire l'aria, e sono la conclusione di un importante lavoro amministrativo che negli anni si è perfezionato fino ad ottenere lo sgombero dell'aria e il trasferimento delle famiglie Rom e Sinti presso dei container costruiti e adeguati ad un uso abitativo.

Gli alloggi sono stati creati su un sito in via Vecchia Andria, sottratto alla criminalità organizzata, che l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati ha assegnato al Comune con finalità sociali. Il Sindaco Pasquale Cascella in merito al trasferimento dei Rom ha spiegato che l'utilizzo di un sito sottratto alla criminalità organizzata è nato per far fronte alle difficoltà incontrate dalla precedente amministrazione, che nella proposta di un terreno privato aveva incontrato profonde ostruzioni. "Dovendo dare una collocazione ai cittadini di Barletta – dice il primo cittadino – perché non dobbiamo dimenticare che chi viveva in questo stato è cittadino e residente, è nato qui con tanto di carta di identità con stessi diritti e ovviamente gli stessi doveri degli altri cittadini, abbiamo trovato questa soluzione, abbiamo incontrato il favore del Ministero dell'Interno e abbiamo perseguito e portato a compimento nonostante le difficoltà burocratiche e non solo. Un campo sosta, quindi, che dovrà poi associarsi anche ad una struttura di accoglienza. Questo è un bene ancora allo stato rustico, abbandonato, abusivo che dobbiamo recuperare e mettere a disposizione secondo le direttive nazionali PON. Abbiamo concorso – prosegue Cascella – affinché venisse realizzata una nuova pagina di legalità, civiltà e di decoro urbano. Pensate – conclude il sindaco – quanto questa realtà rappresentasse, allo sviluppo degli stessi progetti di opere di urbanizzazione che erano in corso, un elemento di conflitto sociale. In questo modo lo abbiamo superato cercando di restituire a questa parte della città un’integrazione sia sociale che urbana".

L'integrazione dei cittadini Rom, però, non si è conclusa con lo spostamento civile e concordato dei residenti del campo (non c'è stata infatti alcuna forma di coercizione): in questi anni in cui si è sviluppato il progetto di spostamento, il lavoro di inserimento sociale svolto dai servizi competenti ha permesso che le donne con i figli minori trovassero collocazione presso delle modeste abitazioni e quindi il dovuto inserimento in società, e ha permesso ai bambini di frequentare regolarmente gli istituti scolastici.

L'operazione di sgombero non è solo una vittoria di integrazione e civiltà ma, come sottolinea l'Assessore alle Politiche Sociali, Marcello Lanotte "è rientrato in un progetto di razionalizzazione della spesa, altre amministrazioni avevano pensato di spendere somme elevatissime, noi ne abbiamo speso un decimo. Oggi Barletta – dichiara Lanotte – scrive una pagina importante, inizia a far respirare il completamento dell'urbanizzazione della 167 e la vivibilità che tutti quanti ci aspettiamo". Per fugare ogni dubbio e spegnere sul nascere le polemiche, l'Assessore ha chiarito che "è previsto il pagamento di un euro al giorno per container così da poter avere il riconoscimento dei diritti e dei doveri e che nessuno possa dire che stanno lì a spese nostre. Pagando – aggiunge Lanotte – loro iniziano a capire che l'inclusione sociale comincia anche nel riconoscimento delle responsabilità reciproche e l'equilibrio del diritto e del dovere".

mercoledì 7 Dicembre 2016

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