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Abolizione del voto in condotta, plauso del Blocco Studentesco

La Redazione
"Ormai diventato uno strumento per fini ricattatori nei confronti degli studenti"
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“Senza condotta non hai più scuse: studente italiano
ribellati!”, questo il testo degli striscioni affissi in tutta Italia
dal Blocco Studentesco che plaude all’eliminazione del voto in condotta.
“Ormai diventato uno strumento per fini ricattatori nei confronti degli
studenti – inizia la nota del movimento, il cui referente a Barletta è Andrea Cortellino – siamo lieti che finalmente sia
stato abolito da uno degli ultimi decreti attuativi della riforma della
“Buona Scuola”.

“Più volte il voto in
condotta è stato utilizzato, molto più che i giudizi nelle singole
materie, per decretare bocciature o reprimere le più svariate battaglie
degli studenti. Una situazione che lasciava gli studenti in balìa di
professori i quali, sulla base di criteri ambigui e poco chiari,
potevano a loro arbitrario e insindacabile giudizio costringere a
ripetere interi anni scolastici”.

“Non sono
mancati – prosegue la nota – episodi surreali che hanno visto numerosi
studenti, a prescindere da risultati anche meritevoli ottenuti nel loro
percorso scolastico, venire minacciati di bocciatura per aver osato
protestare contro l’atteggiamento di qualche professore”. D’altra parte,
si sottolinea, “non è un voto in condotta a definire la disciplina, la
quale invece si nutre di esempi positivi che ad oggi l’intero sistema
dell’istruzione, dal ministero ai docenti, non è invece in grado di
offrire, promuovendo anzi una visione della vita e della storia del
nostro paese volta a demonizzare ogni ritrovamento di uno spirito
identitario e combattentistico”.

“Al netto di
questa scelta, alla quale provocatoriamente plaudiamo, pur auspicandoci
una completa abolizione del voto in condotta anche per i licei e gli
istituti superiori, ribadiamo il nostro giudizio negativo in merito
all’intero impianto della riforma della scuola targata Renzi-Fedeli.
Ora, almeno – conclude il Blocco Studentesco – gli studenti non avranno
più motivo di temere ritorsioni da parte dei consigli di classe e
d’istituto: non ci sono più scuse per non alzare la testa”.

Precisiamo che il voto in condotta espresso in decimi è stato abolito per gli studenti del primo ciclo di istruzione, primaria e scuola media, e sostituito da una “valutazione del
comportamento con giudizio sintetico
e non più con voti decimali, per
offrire un quadro più complessivo sulla relazione che ciascuna
studentessa o studente ha con gli altri e con l’ambiente scolastico”. Con la reintroduzione del giudizio scompare, quindi, la norma che finora
prevedeva la non ammissione alla classe successiva per chi conseguiva
un voto di comportamento inferiore a 6/10, ma resta ancora confermata la
non ammissione alla classe successiva nei confronti di coloro a cui è
stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio
finale.

mercoledì 6 Dicembre 2017

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