La terza edizione dell’incontro internazionale contro l’incenerimento dei rifiuti si terrà in Messico, dal 24 al 26 novembre. Lo comunica il Collettivo Exit, che parteciperà anche in rappresentanza del Forum Salute e Ambiente, attraverso una nota: «La terza edizione si svolgerà ad Apaxco nello Stato di Città del Messico dal 24 al 26 novembre, dopo che le due precedenti edizioni si sono tenute a Barcellona (e precisamente nella località di Montcada) e a Barletta».
Incenerimento dei rifiuti e strategia “Rifiuti Zero” saranno i temi su cui la delegazione barlettana si confronterà con altre realtà, impegnate in trincea per difendere la salute dei territori dalle stragi dell’incenerimento dei rifiuti e dell’inquinamento, provenienti non solo dall’Europa ma anche da Africa, Asia e America Latina.
L’incontro internazionale
«Proprio la nostra città è stata in un certo qual modo la prima, grazie anche al sostegno della Rete Nazionale Rifiuti Zero e di Rossano Ercolini, a comprendere che era necessario confrontarsi con altre esperienze di lotta, non solo italiane ma anche di altri Paesi», comunica il Collettivo Exit evidenziando come non bastasse più agire localmente, ma «era necessario connettere esperienze, strategie, successi ed insuccessi con tutte quelle realtà che si ponevano e si pongono l’obiettivo di una riconversione del modello economico capitalista che distrugge e devasta l’ambiente, ponendo l’accento sulla questione dei rifiuti che da problema si trasformi finalmente in risorsa per la collettività».
Confronto su questioni annose e radicate in troppi territori, che rischiano di soccombere alla tragedia ambientale in corso, e ricerca di soluzioni che trasformino il problema in risorsa, sono quindi gli argomenti con cui si misureranno i delegati barlettani del Collettivo Exit e del Forum Salute e Ambiente. Resta ferma, tuttavia, l’attesa che l’amministrazione barlettana renda disponibili i 100 mila euro destinati all’attuazione delle delibere di iniziativa popolare su un monitoraggio mirato a smascherare i colpevoli dell’inquinamento cittadino e sulla strategia “Rifiuti Zero”, che attraverso una tariffazione puntuale permetterebbe un netto risparmio sulla TARI e sul conferimento in discarica.
La difesa dell’ambiente tra violenza e morte
Sarà dedicato ai militanti uccisi o feriti nella lotta contro l’incenerimento dei rifiuti il terzo incontro internazionale che si terrà ad Apaxco. Una realtà in contrasto con la civiltà moderna, ma soprattutto in forte crescita: «Basti pensare che nel 2016 in tutto il mondo sono stati assassinati 200 difensori dell’ambiente e delle popolazioni indigene in 24 Paesi (nel 2015 erano 16 i Paesi coinvolti con 185 morti), con il triste primato nelle mani di Paesi come Brasile (49 morti), Colombia (37), Filippine (28) e India (16)» comunicano dal Collettivo Exit.
«La città di Apaxco da tempo vive un’emergenza chimica dovuta alla cattiva gestione di rifiuti, con la nefasta possibilità di dover ospitare un nuovo progetto dell’azienda Holcim che ha intenzione di bruciare, per i prossimi 30 anni, 120 mila tonnellate annue di rifiuti pericolosi e industriali». Così il Collettivo spiega le difficoltà che la città ospitante dell’incontro internazionale deve affrontare e specifica: «Andiamo inoltre in un Paese attraversato molto spesso dalla violenza politica esercitata dagli apparati dello Stato in combutta con la criminalità organizzata, esercitata nei confronti di leader comunitari (molto spesso di comunità indigene) che si battono per la difesa dell’ambiente e dei loro territori dalla presenza di multinazionali senza scrupoli e che a volte pagano con la vita il loro impegno».