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“Barletta azione 360°” dal Prefetto: legalità, prostituzione, rifiuti, immigrazione i temi trattati

La Redazione
Un incontro per esporre al Prefetto le criticità del territorio che l'associazione quotidianamente monitora
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Un incontro, chiesto ed ottenuto, con il Prefetto BAT Clara Minerva per confrontarsi “a 360 gradi”, proprio come la denominazione dell’associazione che rappresenta, su vari problemi e criticità cittadine. A farsene portavoce l’associazione “Barletta azione 360°” e il suo presidente, Rocco Tarantino.

“L’associazione Barletta azione 360° informa i cittadini di Barletta che a seguito di nostra richiesta di udienza al Sig. Prefetto Clara Minerva siamo stati convocati dall’ufficio del Prefetto il giorno 09/10/2017. Durante l’incontro l’associazione ha riferito al prefetto alcuni problemi relativi alla legalità, al controllo ed al rispetto delle ordinanze e all’applicazione di sanzioni nella nostra città. Le tematiche sottoposte all’attenzione del Sig. Prefetto sono state varie e supportate da studi ed indagini realizzate dall’associazione che durante gli anni ha video filmato e recepito dai cittadini situazioni di degrado ambientale e sociale generate”, dichiara Tarantino. “Capisco che la pesantezza di queste affermazioni possa comportare imbarazzo ma davanti a prove provate il Prefetto si è dimostrato sensibile e attento nell’ascolto. Gli argomenti trattati hanno spaziato dai disservizi di alcune gestioni di servizi comunali come il cimitero di Barletta, all’inaudita tolleranza da parte delle istituzioni di alcuni fenomeni delinquenziali come il racket dell’accattonaggio, che vede giornalmente presenti in centinaia di attività commerciali barlettane questuanti che a fine di giornata sono letteralmente prelevati da quelli che sembrano essere biechi sfruttatori , che prendono in mano i guadagni giornalieri frutto dell’accattonaggio dividendo un esiguo compenso ai poveri ragazzi ,spesso di nazionalità straniera. Si è in oltre discusso dell’assoluta mancanza di sanzioni relative alla prostituzione che opera nelle nostre periferie ove donne di ogni nazionalità vengono utilizzate come schiave dalla malavita, per soddisfare a pagamento i desideri sessuali di clienti che non temono alcuna sanzione, vista l’assenza di controlli atti a far rispettare l’ordinanza emanata dal sindaco per arginare il triste commercio di carne umana . L’assenza di controlli e sanzioni è altresì dimostrabile da altri casi, l’abbandono selvaggio di rifiuti in città e nelle campagne limitrofe da parte di cittadini ed inquinatori industriali che coperti dalla mancanza di controlli costanti continuano imperterriti ed impuniti a degradare il nostro ambiente ed il nostro territorio . Bivacchi e fuochi che durante la stagione estiva hanno letteralmente invaso le spiagge dei nostri litorali , dall’assenza di controlli relativi alla legge sulle deiezioni canine, dai vandali che notte tempo o in taluni casi in piena luce del giorno devastano beni pubblici ed imbrattano indisturbati muri e monumenti comuni con tag ,murales di ogni sorta e con slogan osceni o inneggianti a propagande politiche di ogni ideologia e colore . Il recente caso del vilipendio operato al bene storico importantissimo del castello svevo ne e’ l’esempio culminante che ha provocato un giusto sdegno nei cittadini civili di tutta la città, fortunatamente l’amministrazione ha provveduto a ripulire e cancellare in tempi immediati scritte e disegni dai muri antistanti il fossato. Si era paventata dalle dichiarazioni del sindaco la decisione di ripulire tutte le piazze e i monumenti dai graffiti e dalle tag o scritte non autorizzate, ma passano i giorni i mesi e se li conti anche i minuti diceva il grande De Andrè e ogni azione si spegne e degrada nel nulla . Abbiamo inoltre riferito al Sig.Prefetto delle preoccupazioni dei cittadini rispetto l’accoglienza organizzata nel nostro comune a favore dei profughi o rifugiati stranieri. E di come secondo il nostro parere tali preoccupazioni siano state generate dalla mancata chiarezza da parte delle istituzioni cittadine che hanno teso a secretare un lavoro di integrazione che poteva e doveva essere svolto con il coinvolgimento dei cittadini, le paure nascono da ciò che non si conosce. Dalle risposte precise e decise del l’ufficio del prefetto si evince che: punto 1 I RIFUGIATI SONO TUTTI CENSITI , punto 2 TUTTI I RIFUGIATI SONO REGOLARMENTE VACCINATI E SOTTOPOSTI AI REGOLARI TRATTAMENTI DI PREVENZIONE SANITARIA punto 3 STANNO SVOLGENDO ALL’INTERNO DELLE ASSOCIAZIONI OSPITANTI CORSI DI LINGUA ITALIANA ,EDUCAZIONE CIVICA E CONOSCENZE DEGLI USI E COSTUMI NAZIONALI . Noi doverosamente riferiamo ai cittadini e non commentiamo sull’argomento visto che l’iter illustrato dall’ufficio del prefetto rispecchia esattamente il protocollo di governo relativo alla gestione dell’accoglienza dei profughi e rifugiati di guerra sul nostro territorio nazionale. Praticamente tali regolamenti e decisioni sono dettati direttamente dal ministero degli interni quindi sub ordinano le possibilità di intervento di regioni ,provincie e comuni. Tuttavia è possibile per i comuni e le regioni interessate organizzare e creare sinergia nelle scelte logistiche e gestionali legate all’accoglienza dei profughi sui propri territori collaborando con il ministero . Barletta azione 360° ringrazia il sig. prefetto ed il suo ufficio per l’attenzione dimostrata che ricambiamo con grande stima e fiducia . Un grande grazie e un enorme abbraccio va a tutti i cittadini che ogni giorno incoraggiano e sostengono Barletta azione 360° nel progetto di amministrazione partecipata tra cittadini e istituzioni comunali”, conclude la nota.

giovedì 12 Ottobre 2017

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