Un’attività che stimola la mente, migliora la concentrazione, fa sviluppare una sana competitività e contemporaneamente l’etica dell’accettazione della sconfitta: stiamo parlando degli scacchi, in cui hanno dimostrato di eccellere i piccoli della scuola primaria “G. Verdi” di Andria, classificatisi al primo posto del campionato regionale, svoltosi sabato presso la scuola andriese.
Medaglia di argento e di bronzo ai coetanei barlettani, rispettivamente agli alunni della “Musti-Dimiccoli” e del circolo didattico “Modugno”.
La disciplina degli scacchi, che per concentrazione e attivazione fisica può essere considerata un vero e proprio sport, contribuisce allo sviluppo delle facoltà logico-razionali, intuitive e di fantasia. I giocatori, infatti, sono chiamati a misurarsi con le proprie capacità e i propri limiti, non tanto sul piano fisico, quanto più su quello intellettivo, nell’ambito del rigore scientifico, del metodo e del calcolo.
Recentemente, in una direttiva, il Parlamento Europeo ha posto l’accento sul valore socio psico educativo di questo gioco/sport. Riprendendo diversi studi e ricerche nel campo, infatti, l’Unione Europea ha invitato gli stati membri ad introdurre il gioco degli scacchi nei sistemi di istruzione e nei piani formativi a partire dal 2012.
Nella direttiva si legge che: “[…] Il gioco degli scacchi è accessibile ai ragazzi di ogni gruppo sociale, può contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali l’integrazione sociale, la lotta contro la discriminazione, la riduzione del tasso di criminalità e persino la lotta contro diverse dipendenze. […] Indipendentemente dall’età dei ragazzi, il gioco degli scacchi può migliorarne la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può svilupparne il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali; considerando che gli scacchi insegnano inoltre determinazione, motivazione e spirito sportivo”.
Sarà compito ora della squadra maschile andriese rappresentare la Puglia ai campionati nazionali: a questi piccoli campioni, va un grande “In bocca al lupo” dalla redazione.