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Ambra, il sindaco e la par condicio della monnezza

La Redazione
Un caso ormai nazionale: oggi su La Stampa anche il Buongiorno di Gramellini
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Mancano all'appello il plastico da Bruno Vespa e la telefonata di Papa Francesco, ma per il resto l'orizzonte mediatico nazionale in questi giorni ha rappresentato in abbondanza la querelle tra Ambra Angiolini e la città di Barletta. Dal Corriere della Sera al Fatto Quotidiano, a La Stampa che ha dedicato al caso sia un breve articolo che il Buongiorno di oggi di Massimo Gramellini, un buon numero di testate nazionali sono state incuriosite dalla polemica scatenata dall'attrice durante il suo breve soggiorno in città, dal 9 all'11 dicembre, impegnata nella tournèe teatrale dello spettacolo “Tradimenti”.

Ambra fa un giro in città, in centro ma anche sul lungomare, e nota quello che è sotto gli occhi di tutti, la sporcizia dei luoghi pubblici: nel suo caso è un tratto di costa, bella ma offesa dal luridume; ma poteva trattarsi anche dei giardini del Castello, del Parco dell'Umanità, di via Vecchia Minervino , dei vicoli del centro storico. Ambra non ci dice e non ci mostra nulla di nuovo, in fondo. Eppure, quella foto esibita su Instagram, un social, quindi potenzialmente capace di fare il giro del mondo, ha l'effetto di uno schiaffo pubblico e provoca le reazioni più becere: l'attrice viene insultata e invitata a farsi i fatti suoi, ché Barletta è bella e così le si fa solo cattiva pubblicità. A onor del vero sono anche tantissimi coloro che ringraziano Ambra per aver messo il dito nella piaga e sollevato la questione dell'inciviltà estrema che violenta il nostro territorio; ma, giornalisticamente si sa che un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce, e quindi via libera ai media che sottolineano soltanto le offese.

La verità è che a Barletta da tempo è in atto il braccio di ferro civili-incivili, con i primi numericamente di sicuro più cospicui, visti gli eccellenti risultati della raccolta differenziata che collocano il capoluogo della BAT ai vertici delle classifiche virtuose nazionali, ma costretti a soccombere impotenti sotto la valanga di spazzatura che la minoranza habituè del degrado riversa ovunque, con buona pace delle operazioni di pulizia straordinaria che ormai tanto straordinarie non sono più, visto che la Bar.S.A ne effettua anche più di una al mese. E allora questo popolo di silenziosi cittadini beneducati e rispettosi dell'ambiente e delle norme, che provano pure a indignarsi sui social, a intervenire nel dibattito con pacatezza e argomentando le loro opinioni, che magari si attivano pure attraverso associazioni o con pagine Facebook dedicate alla denuncia dello scempio in atto, avrebbe forse meritato di essere finalmente ben rappresentato e sostenuto a spada tratta dal massimo esponente istituzionale cittadino, il sindaco Pasquale Cascella.

Purtroppo, ci dispiace dirlo, così non è stato. Intervistato dal Corriere della Sera, il primo cittadino ha guardato il dito e non la luna, dando l'opportunità al giornale di titolare “Il sindaco bacchetta Ambra: fotografi anche le spiagge pulite”. Un momento: tradotto significa che una spiaggia pulita compensa una spiaggia sporca? Che una bella cattedrale ti fa dimenticare lo slalom tra i sacchetti di spazzatura e le bottiglie vuote nel centro storico? Vuol dire che la monnezza può invocare una sua speciale par condicio per giustificarsi? Non c'è alcun particolare merito nel tenere le spiagge o le strade di una città pulite, è un dovere dell'Amministrazione, per il quale i cittadini pagano profumatamente apposite tasse. Quindi cosa ci sarebbe di tanto speciale nel fare il proprio dovere, da dover essere fotografato da Ambra a mo' di elogio? Sarebbe ora di finirla con la difesa delle apparenze a ogni costo e di guardarsi nello specchio di un critico realismo. La città sarà pure bella, ricca di storia e di cultura, ma qui si discute del suo presente, non del suo glorioso passato. E il suo presente è avvilito da troppa incuria e menefreghismo, da troppo disinteresse al limite del disprezzo per i beni comuni. A questa minoranza di autolesionisti non bisogna mai offrire la sponda e purtroppo certe affermazioni come quella del Sindaco, rimbalzate sulla stampa nazionale e amplificate dai social, rischiano di offrire loro uno spunto di giustificazione. Senza presa di coscienza non si fanno passi verso la consapevolezza, e senza consapevolezza non può esserci cambiamento.

Consoliamoci almeno con il risultato del botta e risposta sindaco – Ambra, che gli ha replicato “le cartoline con le spiagge pulite le vendono già in tabaccheria”: 18 a zero a favore di Ambra, stando ai commenti postati dai lettori del Corriere.

 

venerdì 23 Dicembre 2016

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Alvia Reale
Alvia Reale
7 anni fa

Barletta è bellissima, forse per questo chi la offende va segnalato. Brava Ambra.

Michele D
Michele D
7 anni fa

Brava Ambra. Sindaco svegliaa, per colpa della sua incapacità a gestire ed organizzare questa città, e per una minoranza incivile, Barletta muore. Se fare il sindaco non è nelle sue priorità, se ne torni da dove è venuto.

Carlo Geri
Carlo Geri
7 anni fa

Ho vissuto in Viale Regina Elena, il “molo di levante” è stato il mio “ermo colle” da giovin Werther, l’ho anche votato al FAI come “luogo del cuore” e quando torno, avendo ancora casa a Solemar, faccio belle passeggiate lungo quella parte di litoranea. Durante una di queste, passeggiate intendo, a seguito di consistenti reperti sparsi per terra, mi vennero in mente alcune considerazioni sociologiche di come fossero cambiati i tempi da quelli, ormai lontani, della mia giovinezza. E se ci fosse stato ancora il compianto Franco Salerno, gli avrei sicuramente inviato una mail, mi ricordo ancora come l’avrei intitolata, una volta rientrato a Milano. E Franco mi avrebbe sicuramente risposto….