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Polemica sulla via intitolata a Domenico Senatore, Rizzi: «Era un fascista»

La Redazione
"Piuttosto questa via noi la intitoleremmo a tutte le donne vittime del maschilismo e del femminicidio"
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Monta la polemica sulla decisione del Comune di Barletta di dedicare una strada a Domenico Senatore, Maggiore della Regia Aeronautica e medaglia di bronzo al valor militare, morto nel 1941 in un incidente aereo.

"Nessuna via dedicata ad un fascista" è la secca presa di posizione di Michele Rizzi, coordinatore regionale di Alternativa Comunista.

"In un clima di forte  revisionismo storico e politico dove il qualunquismo mette assieme valori di destra a quelli di sinistra, la commissione toponomastica del Comune di Barletta, con l'ok della Giunta comunale nella seduta del 4 agosto del corrente anno, decide di dedicare una via al fascista Domenico Senatore. Il tutto accade nella quasi indifferenza generale, in una società quasi addormentata e assopita, quasi rassegnata al sistema esistente che fa e disfa tutto quello che vuole.

Per noi di Alternativa comunista, invece, chi è stato parte di un regime massacratore di operai, razzista e antipopolare, non può di certo essere rappresentato nemmeno su una targa di una via della città.

Piuttosto questa via noi la intitoleremmo a tutte le donne vittima del maschilismo e del femminicidio quale piccolo segno contro il dilagare di attacchi fortissimi contro il diritto delle donne a vivere senza l'oppressione di genere".

Perplesso per la scelta anche il professor Roberto Tarantino, presidente dell’Anpi – Associazione nazionale partigiani di Italia – «Francesco Gammarota» della provincia Bat, che ha inviato una missiva al sindaco Pasquale Cascella: «Apprendo dalla stampa che la Giunta comunale, all’unanimità, su proposta della Commissione toponomastica, ha deliberato di intitolare una strada della nostra città (il cui gonfalone si fregia di due medaglie d’oro per la Resistenza: sarebbe bene non dimenticarlo) al Tenente colonnello Domenico Senatore che, stando alle scarne notizie reperite “A partire dal 1939, eseguì missioni segrete per il governo … prese parte a missioni di bombardamento in Tunisia, Egitto … allo sbarco nell'isola di Corfù (durante la campagna di Grecia), trasportando truppe destinate all'occupazione di Cefalonia e Zante … Partecipò a bombardamenti su Malta, Giaffa, Tobruk, Caifa, Patrasso …”. Sarà mia cura approfondire le ricerche e acquisire informazioni che mi consentano di comprendere le ragioni che hanno portato la Giunta comunale ad adottare detta delibera».

 

 

domenica 9 Ottobre 2016

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Antono Lanotte
Antono Lanotte
7 anni fa

Che strano nessuno ha niente a dire su Cialdini, Garibaldi, Ruffo, etc. Non ho in simpatia i fascisti , ma se non si è macchiato di atrocità non vedo perché non onorare un uomo che ha agito per il bene del suo paese invece del propio portafoglio..

Quarant8
Quarant8
7 anni fa

Condivido in pieno quanto detto, ma mi viene spontaneo chidere a tutti Voi: ma fino ad ora dove eravate?. Assessori, Consiglieri, Vice Sindaco e Sindaco in testa? Mentre la Commissione Toponomastica perché non h approfondito a dovere non solo sul Ten. Col. Domenico Senatore, ma anche su Vincenzo Palmieri, e altri “candidati” esclusi di sinistra i quali hanno fatto la Storia di Barletta? Troppo tardi per tornare indietro sulla decisione della commissione. In ogni caso ha servito la patria. Rifare la riunione? Certo, ma a spese di chi ha sbagliato e non con le nostre tasche.

Benedetto Rosario Laforgia
Benedetto Rosario Laforgia
7 anni fa

Oggi, sulla Gazzetta del Mezzogiorno, appare l’articolo nel merito del problema “Senatore” dal quale si legge che il sindaco ha deciso di ritirare la scelta di intitolare una via all’Eroe Senatore, accogliendo le rimostranze di qualche socialista, di qualche consigliere “indipendente” e di esponenti di una sinistra abbastanza fantascientifica. Ma se il sindaco, oramai di pochi, ha fatto questa scelta allora DEVE, con questi conpagniucci, intraprendere tutte le azioni possibili, affinchè il nome di Alfredo Casardi venga cancellato dalla città, dalla via a lui intitolata, dal Liceo Classico a lui dedicato. Aldredo Casardi,medaglia d’oro al valor miitare, cade nella guerra di Spagna. Era Tenente in s.p.e. del 1 rgt Artiglieria Volontari “Littorio”. Quindi un fascista. Ora,quindi,attendo per vedere il coraggio di tal signori.

Massimo Filippini
Massimo Filippini
7 anni fa

Mi sembra che siamo in piena follia. Il magg. Senatore era un Ufficiale della Regia Aeronautica che -come tutti i militari eseguiva gli ordini del Governo a prescindere dal colore dello stesso e, se non fosse morto probabilmente sarebbe passato dopo l’armistizio tra i combattenti antitedeschi cioè tra i ’partigiani’. E’ ridicolo e pretestuoso volergli negare una via per il COLORE del governo cui -al pari di lui- obbedirono TUTTI i militari almeno fino alla data dell’armistizio..