Cultura

#DylanThomasSingsTheBlues, concerto-spettacolo con l’attrice Maria Filograsso

Mirella Vitrani
Omaggio a Dylan Thomas, padre della beat generation
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Con la regia dell’attrice barlettana Maria Filograsso, andrà in scena lo spettacolo #DylanThomasSingsTheBlues, il 1° aprile, presso il Circolo Culturale “Resilienza” di Bitonto (in viale Giovanni XXIII n°201) alle ore 21:30. Il concerto-spettacolo, ad ingresso libero, è un omaggio a Dylan Thomas, padre della beat generation: colui che, all’età di soli vent’anni, ha sovvertito e sconvolto l’intera tradizione poetica inglese, facendo vivere a questa una stagione indiscutibilmente e notoriamente creativa tra gli anni trenta e quaranta.

Tra i primi poeti per antonomasia “dissoluti”, la sua poesia è senz’altro da conoscere perché porta alle estreme conseguenze le tecniche dell'analogia, dell'associazione di parole e della caotica enumerazione; mantenendo però come unica costante una forma stilistica che si contraddistingue per una struttura che lui stesso spiegava: "nasce da sé, dalle parole e dalle espressioni (…), e non è mai sovraimposta".

L’attrice e regista Filograsso ha più volte mostrato interesse per la poetica e le tematiche beat nei suoi spettacoli, tematiche per certi versi senza tempo nella rivisitazione di ideali di ribellione e delle immagini che le parole sono capaci di revocare.

Il viaggio nella poetica del “Folle Barbagianni” attraversa anche le ultime fasi di produzione, quelle in cui si respira l’aria di New York e del blues più sofferto e disagiato, dove dubbi e inquietudini sfociano in un amaro fatalismo e il connubio blues/poesia si fa unico rimedio omeopatico per chi lo canta e chi lo ascolta.

Cosa sarebbero le scale antincendio dei grattacieli di New York e le camere d’albergo come quella del Chelsea Hotel, senza Dylan Thomas? Consacrato dagli States come uno dei maggiori pionieri della poesia contemporanea, è perfetto, immerso nelle atmosfere blues, alle quali i suoi versi sono spesso associati, e che in occasione di #DylanThomasSingsTheBlues sono interpretati musicalmente dal blues di Alex Bee-Folk’Oh.

Ragione in più per associare la musica blues al poeta “alcoolizzato” di origine gallese, la leggenda vuole che lo stesso Bob Dylan abbia preso in prestito il suo nome.

Lo spettacolo si propone di dialogare tra tempi, generazioni e stili in un intreccio poetico. Garantisce un blues che si fa miglior antidoto ai “Blue Devils”, allo spleen esistenziale. Come la vibrazione più nera del blues, che varia i suoi toni fino ai suoni naturali tipo quelli che provengono dall’ugola degli uccelli, un perfetto echeggiare e fluttuare di musica e poesia; che promette di piacere a chi ne ha più bisogno: “Sono atti di resistenza poetica”.

 

 

martedì 28 Marzo 2017

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